Il segreto del Genoa è la difesa: Gilardino come Scoglio 34 anni dopo. E allora fu promozione

Alberto Gilardino sulla strada di Franco Scoglio, indimenticato e indimenticabile allenatore del Genoa a cavallo fra gli anni ‘80 e ‘90. Il suo Grifone infatti sta risalendo in maniera decisa la classifica, tanto da vedere il primo posto del Frosinone che sembrava irraggiungibile, anche grazie a una difesa di ferro come sottolinea Il Secolo XIX.

Se con Blessin la squadra rossoblù viaggiava già a un’ottima media, 0,86 gol a partita con 13 reti al passivo in 15 gare, con Gilardino è arrivata una svolta clamorosa con appena sei reti subite in 16 gare giocate, arrivate tutte in trasferta, e la porta di Martinez a Marassi che resta inviolata da ben quattro mesi (ultimo gol il 4 dicembre scorso contro il Cittadella). La media con l’ex centravanti in panchina è così scesa a 0,37 a partita molto vicina a quella della squadra di Scoglio nel 1988/89, quando vinse il campionato a pari merito col Bari, che era di 0,34 gol subiti a partita. Certamente da allora sono cambiate tante cose, essendo passati oltre trent’anni, come per esempio il regolamento sui retropassaggi: allora infatti, diversamente da oggi, si poteva addormentare una gara appoggiandosi all’estremo difensore che poteva raccogliere il passaggio dei compagni anche con le mani. Una norma modificata due volte nel corso degli anni ‘90.