Cosenza, crisi più profonda che mai: contestazione dei tifosi, ore di riflessione su Alvini
Un silenzio assordante continua a calare sul Cosenza. Dopo l'ennesima sconfitta, stavolta contro il Cittadella, il direttore sportivo Delvecchio ha scelto di non esporsi, limitandosi a un laconico: “In questo momento è difficile trovare le parole giuste. Meglio stare in silenzio”. Una dichiarazione che sintetizza la difficoltà del momento, ma che non placa la crescente rabbia della tifoseria.
La situazione è drammatica: i rossoblù non vincono da 10 partite e hanno raccolto solo 4 punti nel frattempo. Numeri da retrocessione, aggravati dalla penalizzazione di 4 punti che complica ulteriormente la classifica. Ma non è solo la matematica a preoccupare: la squadra appare in un’involuzione totale, incapace di reagire e di trovare soluzioni sul campo.
Nel frattempo, come riporta il portale 'Tifo Cosenza', sono in corso riflessioni sul futuro di Massimiliano Alvini. La posizione dell'allenatore è sempre più in bilico, ma individuare un sostituto non è semplice. Le difficoltà non si limitano agli evidenti limiti tecnici della rosa, ma comprendono anche una situazione ambientale incandescente.
La contestazione nei confronti della proprietà è ormai esplosa in maniera evidente. Durante l’ultima partita, lo stadio ha espresso un dissenso unanime verso il presidente Guarascio, con cori e proteste partiti anche dalle tribune. Una frattura che appare sempre più difficile da ricomporre, mentre il Cosenza scivola pericolosamente verso il baratro.