Torino, Vanoli: "Njie deve fare ciò che ha fatto fino adesso. Vlasic? Non mi stupisce"
Trasferta delicata per il Torino, che domani fa visita alla Roma in un Olimpico che si preannuncia assai incandescenti dopo i recenti sviluppi di casa giallorossa. Il tecnico granata Paolo Vanoli, in conferenza stampa, commenta così l'atmosfera: "Giocherei sempre in questi stadi, è lì che dimostri la personalità. Anche con tanti tifosi che ti applaudono o che ti insultano".
Come sta Vlasic?
"Sta benissimo. Non mi stupisce il suo andamento: è stato fuori quattro mesi, non si può pretendere che trovi subito ritmo partita. Bisogna farlo giocare, come tutti i recuperi fai la prima con entusiasmo, poi vai un po' giù e ora deve tornare ad essere decisivo con le sue qualità".
Come sta vedendo Adams? Sta soffrendo la pressione?
"Non ho mai visto uno scozzese che senta la pressione...Sta facendo un grandissimo campionato, anche lui arriva da un campionato diverso: tutti pensiamo che qui in Italia sia facile, ma c'è molta tattica. E la richiesta degli allenatori è molto tattica. Sono contento di Adams, sente e vede la porta e farà i suoi gol. Ora deve aiutare la squadra".
Come si gestisce Njie?
"Deve fare ciò che ha fatto fino adesso, poi dipenderà anche dalle persone che gli girano intorno. I giovani hanno sfruttato le loro chances, sono stati bravi, e anche Dellavalle ha fatto gol: è importante anche mettersi in gioco altrove, è un esempio. Ho mandato Balcot, Ciammaglichella e Gabellini in Primavera e hanno perso 3-2, con la Juve non c'erano e hanno vinto...Bisogna lasciare tranquilli i giovani e farli crescere. Njie deve sapere che per noi è un ragazzo importante, ma deve stare con i piedi per terra. E dipende anche da voi. Io è dall'inizio che gli tiro schiaffi...(ride, ndr). Come ai miei figli".
Ricci in cosa deve fare uno step?
"Dipende anche da tutta la squadra...Gli ho fatto vedere cosa deve migliorare: il centrocampista forte è quello che vede subito la giocata davanti, a volte rallenta un po' e non è così veloce a vedere la palla in profondità. Ma è bello parlare con Ricci, se ne accorge e ne è cosciente".