Scamacca risponde a Spalletti: "Fossi pigro non sarei arrivato a questo livello all'Atalanta"
Gianluca Scamacca, attaccante dell'Atalanta, ha parlato a Sky Sport dopo la sconfitta per 2-3 contro la Fiorentina, iniziando dalle condizioni del compagno di squadra Scalvini: "Sono andato subito a vedere come stava Giorgio e mi è sembrato spaventato. Spero non sia niente di grave, sarebbe un peccato un infortunio così a fine anno... e in vista dell'Europeo".
Potevate scavalcare la Juventus, oggi.
"Quando scendi in campo vuoi sempre vincere, ma la sconfitta non cancella assolutamente quanto abbiamo fatto e la stagione incredibile portata a termine".
Deve giocare dall'inizio per segnare, quindi?
"Il mister oggi mi ha detto di sfatare questo mito, ma va bene uguale dai...".
Pensava a una stagione così positiva a Bergamo?
"Sì, sapevo che venendo qui avrei potuto fare bene ma è normale che ci sia voluto del tempo per ambientarmi, per capire il mister e la tattica. Con un po' di pazienza però ci siamo tolti qualche soddisfazione...".
Come arriva all'Europeo?
"Benissimo, mentalmente e fisicamente. Farò tutto per aiutare la squadra a raggiungere l'obiettivo".
Cosa vi è successo ad Anfield?
"Quando raggiungi una certa consapevolezza è come una droga: ne vuoi sempre di più, vuoi migliorarti. Da quella situazione siamo usciti forti e consapevoli, abbiamo trovato la spinta per questo finale di stagione incredibile".
Come vive il dover sempre migliorare?
"È vero che posso sempre dare di più e ampliare il repertorio, per questo sono venuto qui da Gasperini: lui è il numero uno a tirare fuori i talenti, per primo ha creduto in me e per questo lo ringrazio. Continuerò a seguirlo finché sono qui".
Spalletti l'ha definita pigro.
"Non so, onestamente fossi stato pigro non sarei arrivato a questo livello e nell'Atalanta. Il mister la vede così e probabilmente ha anche ragione, ma non mi sento pigro: sono il primo a entrare e l'ultimo a uscire da Zingonia, ma se dice così entrerò ancora prima!".