Samu bacchetta il Porto: "Sembravamo bambini di dieci anni". Poi si scusa
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Samu Aghehowa, attaccante del Porto, è finito nell'occhio del ciclone dopo le dichiarazioni di ieri sera. Intervistato da SportTV, l'attaccante non ha usato mezzi termini per descrivere la prestazione dei suoi contro la Roma: "Penso che abbiamo iniziato bene la partita, finché non abbiamo segnato il gol dello 0-1. Non possiamo lasciarci andare così, dobbiamo essere più maturi, la partita è finita in 5 minuti. Dopo l'espulsione... Cosa volete che dica? Sembravamo bambini di 10 anni, non possiamo fare questo, con o senza palla. Ma è quello che è successo, ora dobbiamo concentrarci sul campionato".
Samu prosegue: "È stato frustrante prendere 2 gol. Quello che attraversiamo ultimamente è particolare, la palla non entra. La difesa mi ha pressato un po' e ho colpito il palo. Siamo stati sfortunati. Se non ho la possibilità di tirare, è complicato. Ci sono persone che mi criticano, devo concentrarmi su me stesso e sul mio lavoro, indipendentemente da ciò che dicono. A volte sei cattivo, altre volte sei il migliore, non importa cosa dice la gente. Alla fine, se non ho la possibilità di tirare, come ti aspetti che faccia gol?".
Il centravanti spagnolo di origini nigeriane ha poi postato una storia su Instagram questa mattina, tornando sui suoi passi dopo le dichiarazioni un po' troppo forti di giovedì: "Voglio scusarmi con i tifosi e con la società per le mie dichiarazioni dopo la recente eliminazione europea. Ho parlato a caldo e non era mia intenzione criticare nessuno dei miei colleghi. Siamo uniti e daremo tutto per raggiungere il nostro obiettivo".
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