Sala sulla valutazione di San Siro: "Non so a chi avremmo potuto chiedere, forse alla NASA"

Nonostante nei giorni scorsi la Procura di Milano abbia aperto un fascicolo sui presunti danni erariali che comporterebbe la vendita dello Stadio Meazza e della zona circostante a Inter e Milan, il sindaco della città Beppe Sala va avanti per la sua strada e prepara il bando per l’asta. Nel mirino, come riporta Tuttosport, la stima da 197 milioni dell’Agenzia delle Entrate, una cifra legata anche all’obsolescenza dell’impianto - che ne ha fatto crollare il prezzo del 70% - e ai costi della trasformazione dell’area. Cifra che rappresenta la base di partenza dell’avviso pubblico le cui linee-guida sono state predisposte dalla giunta comunale - domani è in programma una commissione a tema stadio - e che servirà a capire se vi siano altri soggetti interessati.
Nel frattempo il sindaco Sala commenta le mosse della Procura con una punta di ironia: “L’atto della Procura è dovuto. Non so a chi altro avremmo potuto chiedere la valutazione, forse alla NASA. C’è un partito di signori del no che vogliono condizionare l’amministrazione. Chiederemo un incontro a Corte dei Conti e Procura. - spiega Sala - Ogni volta che si cede un’area c’è un tema di bonifiche, va verificato e oggi non lo sappiamo”.
Il tempo non è un fattore secondario: il 10 novembre scatterà il vincolo sul secondo anello del Meazza. Se lo stadio fosse ancora in mani pubbliche a quella data, si tornerebbe al punto di partenza.
