Real Madrid, il futuro di Ancelotti e le conseguenze dell’eliminazione dalla Champions

Non c'è stato alcun miracolo. Né ci si è andati vicino. La logica ha prevalso sull'impossibile. Dopo una settimana in cui la parola "remuntada" è risuonata all’infinito, il Real Madrid si è ritrovato con niente in mano: né rimonta, né vittoria. La sconfitta è stata preparata all’Emirates e completata al Bernabéu, lasciando un ambiente in allarme. Al Real resta ora un'unica via: vincere la Copa del Rey. È un match ball non solo per il club, ma soprattutto per Carlo Ancelotti. Eliminare il Barça nella finale del 26 aprile e lottare per la Liga fino all’ultimo rappresentano l’unica possibile ancora di salvezza per l’allenatore italiano, passato nel giro di settimane dal sogno Triplete a un clima da resa dei conti.

Il Real è un club che non conosce mezze misure. La Supercoppa europea e quella intercontinentale hanno perso smalto già da gennaio, quando il Barça ha inflitto un pesante 2-5 in Arabia. Una disfatta che ha minato le certezze e innescato un campanello d’allarme poi amplificato dai passi falsi in Liga: sconfitte contro Espanyol e Betis, pareggi con Atlético e Osasuna, e il colpo del Valencia. In parallelo, il Barça ha iniziato a vincere con continuità, ribaltando uno svantaggio di sette punti in un vantaggio di quattro. E quel 0-4 all’andata ha rappresentato il primo serio segnale di crisi per una stagione ricca di trofei, ma povera di certezze.

L’eliminazione europea, quindi, pesa non solo per il valore della competizione, ma per le ripercussioni sull’intero progetto. Se il Madrid perdesse anche la finale di Coppa del Re – quarta sconfitta consecutiva contro il Barça in stagione – si ritroverebbe al tappeto. In quel caso, l’attenzione si sposterebbe inevitabilmente sull’estate: con le incognite legate ai rinnovi di Modric, Lucas Vázquez e Alaba, e con il mercato pronto a diventare protagonista. Ancelotti, dal canto suo, ha commentato con serenità: "Il mio futuro? Non lo so, né voglio saperlo". Ha un contratto fino al 2026, ma non farà resistenza se il club decidesse di cambiare. Il nome di Xabi Alonso è già sullo sfondo. La Champions ha lasciato Carletto profondamente scosso. Lo riporta As.