Iachini: "Samp, qualche contatto c'è stato. Sarei tornato di corsa. Ora tifo per Evani"

Giuseppe Iachini ha rivelato, in un'intervista rilasciata a Il Secolo XIX, di essere stato vicino a un ritorno sulla panchina della Sampdoria, possibilità che però alla fine non si è concretizzata.
"Qualche contatto c’è stato — ha ammesso —. Sarei tornato di corsa, lo sapete. Ora faccio un grande tifo per chi è lì. Sono tutte persone che conosco bene, sin dai tempi in cui eravamo calciatori. Con Evani ho giocato nella Nazionale olimpica, con Lombardo ci siamo incrociati spesso da avversari: lui con Samp e Cremonese, io con Fiorentina e Ascoli. Il direttore sportivo Andrea Mancini era alla Fiorentina quando la allenavo io». E su Roberto Mancini: «Siamo stati compagni nell’Under 21 e ci siamo affrontati tante volte, tra la metà degli anni Ottanta e il 2000".
Ancora una volta Iachini è stato a un passo dal ritorno in blucerchiato, un conto rimasto aperto dal 2012. "Prima o poi succederà, dai. Intanto tifo Samp. Mi auguro che la situazione migliori presto, per chi guida la squadra, per i giocatori e per i tifosi, che sono sempre stati eccezionali e che ricordo con grande affetto. La Samp merita la Serie A. E ora, in B, merita di lottare per tornarci. È stata una stagione complicata: servono punti subito"
Quanto al finale di campionato, Iachini non ha dubbi: "Sarà molto complicato. A cinque giornate dalla fine, tolto il Sassuolo già promosso, tutte le squadre stanno ancora lottando per qualcosa. La tensione è altissima. In meno di venti giorni si deciderà tutto. Servono concentrazione, organizzazione, e la giusta mentalità per far girare gli episodi a proprio favore. Come ha fatto la Samp con il Cittadella: ha faticato, poi è arrivato il gol di Sibilli ed è cambiato tutto. A Castellammare servirà una grande prestazione: la Juve Stabia è un avversario tosto".
