Roma, la rivoluzione silenziosa dei Friedkin
La Roma sta veramente provando a cambiare pelle. Il modus operandi, però, è diverso dalle altre società straniere, americane in particolare, che ci sono in Serie A. Al ‘chiasso’ di Commisso e Krause, i Friedkin provano a rispondere con un silenzio quasi assordante. La loro voce, sia chiaro, non è mai mancata dentro Trigoria. Anzi, rispetto a Pallotta è stato il grande segnale di stacco con il passato. Una presenza costante nel centro sportivo e in città testimoniata da tante immagini e poche parole. Le uniche due interviste della nuova proprietà, infatti, risalgono a quelle del loro insediamento, dove la Roma è stata definita ‘un gigante addormentato’. Ecco, la missione è risvegliare quel gigante e la rivoluzione dentro Trigoria è cominciata da tempo. Il primo a farne le spese, ancor prima dell’arrivo dei Friedkin, è stato il diesse Gianluca Petrachi, poi il segretario generale Longo, il vice presidente Baldissoni, il team manager Gombar e il global sport officer Zubiria. Motivazioni diverse dietro gli addii, ma si sa che quando cambia la testa della società è possibile che anche i suoi uomini all’interno lascino le proprie cariche.
I cambiamenti, però, non sembrano finiti qui perché Dan e Ryan vogliono toccare con mango ogni sfera del club, vedi l’arrivo di Scalera per curare il progetto stadio prendendo in considerazione ogni possibilità compreso il cambio di zona oppure l’inserimento di Pastorella a capo del Roma Department. Per questo motivo l’area prossima a qualche altro scossone sarà quella legata al marketing e al merchandising. Francesco Calvo, Cfo, della Roma, è segnalato in uscita dopo la chiusura della trattativa con New Balance, mentre per il Ceo Guido Fienga si va verso il rinnovo. Così come per De Sanctis e Lo Schiavo, entrambi nella sfera tecnica della società, che recentemente ha visto aggiungersi la figura del Gm Tiago Pinto. A lui a fine stagione spetterà la scelta più importante: quella della conferma o meno dell’allenatore. Per il momento Fonseca ha richiesto e ottenuto pubblicamente la fiducia dopo settimane complicate, ma è tutt’altro che scontato che il portoghese sia alla guida della squadra giallorossa la prossima stagione anche in caso di ottenimento della Champions.