Roma-Juventus, bivio Champions e sfida tra traghettatori con volontà opposte

È una sfida densa di significati quella tra Roma e Juventus all’Olimpico, non solo per la classifica ma anche per le storie che incrociano le panchine. Igor Tudor e Claudio Ranieri, entrambi etichettati come "traghettatori", si affrontano in un vero e proprio spareggio per l’Europa che conta. Due profili diversi: il croato cerca di guadagnarsi la conferma e la qualificazione in Champions, il romano è al servizio del club per traghettarlo verso il futuro, in attesa della scelta definitiva dei Friedkin.
Tudor, fresco del suo primo successo alla guida bianconera, predica equilibrio: niente proclami, ma la volontà di fare il massimo. “È una partita importante, non decisiva”, ha detto, sottolineando l’importanza del percorso, più che delle previsioni. Intanto lavora per dare identità alla squadra e spera di ottenere una riconferma anche dopo il Mondiale per club.
Ranieri, invece, è alla guida della Roma da novembre e ci resterà fino a giugno, non oltre, l'ha già fatto sapere. E ha già lasciato il segno con sette vittorie consecutive. Tudor lo elogia: “Ha fatto la differenza, è sotto gli occhi di tutti”. A pesare saranno le assenze: Dybala ai box, Saelemaekers squalificato, Hummels in dubbio.
E mentre l’attesa cresce, una storia Instagram di Perin – con una frase in latino (“Ciascuno è artefice della propria sorte”) – agita la vigilia. Parole che sembrano valere per tutti: Ranieri, Tudor, Thiago Motta e una Juventus chiamata a scrivere il proprio destino, partendo da una notte che sa già di bivio. A scriverlo è il Corriere della Sera.
