Perché Bennacer ha deciso di lasciare il Milan. E al Marsiglia è già leader
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L'ultima partita è stato uno shock vero e proprio per l'Olympique Marsiglia: un 3-0 patito in casa dell'Auxerre che ha anche fatto esplodere animi e sentimenti sugli spalti dell'impianto. Un incidente di percorso inatteso per la formazione di Roberto De Zerbi che, inciampo a parte, ha tenuto barra e direzione dritta in questa stagione. E che a gennaio ha potuto contare su idee e investimenti della proprietà, del Presidente Pablo Longoria e del ds Mehdi Benatia. E sull'arrivo nel finale di sessione di uno dei giocatori che da subito è stato capace di entrare nel cuore della tifoseria come Ismael Bennacer. E mica solo della loro.
Bennacer ha deciso di lasciare il Milan senza possibilità di ritorno perché con Sergio Conceicao è arrivata una rottura, consumatasi in occasione del derby: nello spogliatoio pre e durante la sfida contro l'Inter, evidentemente, una frattura irrimediabile tra le parti. Bennacer fuori al 45' per scelta tecnica e da lì l'immediata richiesta d'addio al Milan. Il Marsiglia ha fiutato l'occasione e ha chiuso il colpo in pochi giorni. "Un top player che aumenta notevolmente le qualità della squadra", lo ha coccolato da subito De Zerbi.
"Qui si sente a casa", dice di lui il ds Benatia. "Grande talento e buon cuore", parola di un compagno di reparto come Pierre Hojbjerg. "Quello che ci serviva", Adrien Rabiot. E Bennacer? La frecciata per Conceicao è stata servita il giorno dell'addio. Perché dice sì che "nulla potrà mai cancellare il legame con il club" e che "il Milan non voleva vendermi". Ma poi aggiunge anche che "al Milan non si dava importanza al possesso palla", come a dire che il gioco del tecnico non pensava a valorizzare i giocatori in rosa ma a puntar dritto la barra verso le sue idee. Che si sono infrante con volere e futuro di Bennacer che ha esaudito un suo desiderio. "Volevo lavorare per De Zerbi". A patto che le prossime siano diverse dall'incidente di percorso contro l'Auxerre.
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