Parma, Pecchia: "Quello che abbiamo fatto non basta, serve di più. Hernani out"
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12.30 - Domani al Tardini arriva la Roma. Il Parma ospita i giallorossi nella sfida delle 18. Un match senza dubbio complicato per la squadra di Pecchia, reduce da un inizio di 2025 da incubo. La classifica obbliga i crociati a far punti, per uscire dalla zona retrocessione. E' attesa una reazione da parte della squadra, apparsa in seria difficoltà nelle ultime settimane. Tra pochi minuti, mister Fabio Pecchia presenterà la sfida in conferenza stampa. Segui le sue parole in diretta, grazie al LIVE! di TMW.
Domani l'obiettivo è tornare ai tre punti:
"L'obiettivo è sempre quello. Il momento che stiamo attraversando è particolare da diverso tempo, mancano dei punti. Ci manca il risultato pieno, evidentemente quello che stiamo facendo non è sufficiente per vincere le partite".
Com'è stata questa settimana e come ha visto la squadra?
"Settimana molto buona, l'entusiasmo chiaramente è un'altra cosa. Ma l'attenzione, l'atteggiamento e la voglia dei ragazzi c'è stata. Anche post Cagliari avevo detto che la squadra mi era piaciuta, ma per vincere servono più orgoglio, qualità, attenzione, voglia di far gol. Tante cose da mettere insieme perché quanto fatto finora, come risultati, non ha portato a nulla di buono".
Recupera qualcuno?
"Recuperiamo i due centrali. Balogh era già pronto, ha avuto una settimana in più. Torna Valenti, Hernani non ci sarà. Avanti con quelli che ci sono, con grande spirito e voglia di andarsi a prendere quello che serve per raggiungere il nostro obiettivo".
Estevez può essere domani della partita?
"Nahuel ha avuto un momento particolare, dopo l'infortunio non era ancora pronto. C'è stato un nuovo intoppo che ha complicato il suo cammino. Nelle ultime due settimane l'ho visto pronto, è in grado di dare il giusto contributo. A questo si aggiunge l'inserimento di Bernabé, per la squadra e per le caratteristiche è una cosa molto positiva. Settimana scorsa Estevez era già pronto e poteva entrare, questa settimana è stata molto positiva".
Man ha grandi qualità ma è discontinuo, come lo stai caricando?
"Tutti abbiamo fiducia in Dennis. Tutti ci aspettiamo anche qualcosa in più da lui, è il nostro giocatore di qualità e ha dimostrato una leadership tecnica in campo. Come tutti ha avuto momenti positivi e altri di flessione ma mi sembra fisiologico. Abbiamo grande fiducia, mi aspetto molto da lui come da tutti i compagni e da tutto l'ambiente. Ha voglia di mettersi a disposizione del gruppo".
Bernabé-Estevez, si ricompone la coppia. Con Estevez avete raccolto molto di più:
"E' un dato interessante. Per un lungo periodo non c'è stato, quando era a disposizione è sempre stato preso in considerazione. E' stata una perdita importante, la sua ripresa è stata più lenta del previsto. Ora è pronto. A centrocampo ci manca Hernani ma con Sohm, Bernabé e Keita abbiamo alternative in grado di esser utilizzate dall'inizio o a gara in corso".
Mihaila si è fatto male, da quel lato si copriva di più. Questo cambia qualcosa?
"La responsabilità di quello che succede, in quanto allenatore, è mia. Insieme ai ragazzi dobbiamo trovare continue soluzioni e adattamenti. Era entrato Djuric, lo abbiamo perso, poteva darci certe caratteristiche. Ora non c'è Valentin, dobbiamo trovare soluzioni in grado di dare equilibrio ma anche di offendere e far gol".
La gara di andata contro la Roma si era visto un 4-3-3. Può essere un Parma a sorpresa domani?
"Ci son poche sorprese da fare. Affrontiamo una squadra di dimensione europea, era vicina alla vittoria contro il Porto. Hanno spessore tecnico e la mentalità giusta. All'andata è stata una delle poche gare dove abbiamo fatto troppo poco. Domani sul campo, oltre all'aspetto tattico e tecnico, serve qualcosa in più".
Domani il Tardini deve tornare ad essere un fattore:
"Dobbiamo fare molto di più, tutti insieme. Con grande voglia e fiducia".
Contro Lecce e Cagliari è mancata la lucidità per recuperare partite aperte, dipende da fattori fisici o mentali?
"Abbiamo diversi giocatori che vanno gestiti, anche i nuovi arrivati con cui bisogna fare lavoro individuale. Nelle ultime partite abbiamo subito gol nei momenti migliori e lo abbiamo accusato più del dovuto. In questo dobbiamo esser più forti di tutto e di tutti, a Cagliari abbiamo preso gol nel momento migliore e siamo andati sotto, l'abbiamo subita più sul piano mentale che fisico".
Come ha trovato Pellegrino e cosa può dare di diverso in attacco?
"Sicuramente ha grande entusiasmo, sta bene fisicamente ed è performante. L'inserimento necessita di tempo. Ha grande struttura e presenza dentro l'area, tutti ci auguriamo di accelerare l'inserimento".
Ha avuto modo di parlare con il presidente?
"No, con il presidente non ho parlato ma sento la vicinanza quotidiana. Domani ci sarà, la presenza fisica è diversa. Ci trasmette energia ed entusiasmo, abbiamo bisogno anche di questo".
Come son stati questi dieci giorni? In un calcio dove spesso gli allenatori hanno la spada di Damocle del risultato:
"La spada di Damocle c'è sempre per un allenatore, dipendiamo dai risultati e questo non cambia. Ma la vicinanza del club quotidiana permette a tutti di lavorare, di poter dare il meglio e di avere ancora motivazioni, ci stimola molto. Il contatto è quotidiano per quanto concerne l'aspetto tecnico".
Domani ci saranno circa quattromila tifosi ospiti, ci sarà un gran colpo d'occhio. Cosa chiede al vostro pubblico?
"Lo dicevo dal primo anno, quando vivevamo momenti altalenanti, e l'ho sempre detto. Al pubblico chiedo di star vicino ma tutto dipende da quello che siamo in grado di far noi sul campo. Quando abbiamo mostrato qualcosa sul campo abbiamo avuto grande seguito, in questo caso siamo noi a dover trascinare il nostro pubblico e siamo in grado quando farlo".
Se potesse scegliere, quale giocatore toglierebbe alla Roma?
"La Roma è bella da vedere, sa fare intensità e qualità. Angelino, anche per continuità: è un giocatore che riesce a fare le due fasi con energia e continuità. Sarebbe troppo facile dire Dybala, Hummels e Paredes".
13.07 - Termina la conferenza.
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