Osimhen e Vlahovic, prigionieri dei loro stessi stipendi. Da oltre 10 milioni di euro
Le parole di Thiago Motta su Vlahovic aprono a un dibattito. "Obbligare" a far difendere il proprio centravanti, in risposta a una sua dichiarazione mentre era in ritiro con la nazionale serba, assomiglia a una sorta di ultimatum. Perché a questo punto Vlahovic potrebbe anche sentirsi non difeso e non capito dall'allenatore, con uno stipendio da 23 milioni lordi che aggrava le cose. Perché la pressione è continua e non accenna a diminuire, nemmeno quando Vlahovic segna uno o più gol. Nella settimana migliore si è parlato di più del gol sbagliato contro il Cagliari che non dei cinque segnati fra Genoa, Lipsia e appunto gli isolani.
Vlahovic però è prigioniero del suo stipendio. Come Victor Osimhen del resto, che potrebbe essere il primo nome qualora il serbo dovesse salutare nel corso delle prossime sessioni di mercato. Gli ingaggi sono praticamente allo stesso livello, la valutazione anche, ma sarebbe davvero un modo per migliorare sia la posizione della Juventus che del Napoli?
La fase che sta vivendo il mondo del calcio è quella di una contrazione degli ingaggi e chi ha certe cifre è difficile che riesca a contrattarli nuovamente. Quindi anche Vlahovic dovrà capire cosa fare: perché se è vero che per altri diciotto mesi ha uno stipendio da quasi 2 lordi mensili, dall'altro non è solo una questione di essere costretto a difendere. Ma anche di avere meno pressione da gestire.