Lo manda Sir Alex Ferguson. Per Van Persie l'Inter è già un esame di laurea

Il modello è il grande mentore di quando Robin van Persie planava sui prati di tutta Europa: Sir Alex Ferguson. E al netto di sogni e ambizioni, c'è grande curiosità per vedere quella che sarà la carriera del nuovo allenatore del Feyenoord Rotterdam che oggi sfiderà l'Inter in Champions League. RVP è in carica dal 23 febbraio, contratto fino all'estate del 2027, ruolo preso dopo aver salutato l'Heerenveen. Il debutto il 1? marzo contro il NEC Nijmegen, prima del suo arrivo era stato licenziato Brian Priske e il traghettatore Pascal Bosschaaart aveva guidato il Feyenoord alla storia eliminazione del Milan.
Prime impressioni
'Un rischio calcolato'. I media olandesi hanno definito così l'arrivo di Van Persie a Rotterdam. Prima del Feyenoord, ha guidato l’Heerenveen per otto mesi (da maggio 2024 a febbraio 2025), ottenendo 9 vittorie in 26 partite, con la squadra al nono posto in Eredivisie al momento del suo addio. Il suo periodo lì è stato segnato da risultati misti, tra cui una vittoria contro il PSV ma anche una pesante sconfitta per 9-1 contro l’AZ Alkmaar e un’eliminazione dalla Coppa d’Olanda contro una squadra amatoriale, il Quick Boys. Questo ha sollevato dubbi sulla sua prontezza per un club ambizioso come il Feyenoord, ma la sua nomina è sostenuta dal suo status di icona del club e dalla sua chiara visione calcistica. Van Persie ha promesso un calcio “attaccante, ben strutturato, con coraggio, intensità e determinazione”, come dichiarato al sito ufficiale del Feyenoord. Nello staff sarà importante anche la figura di René Hake, ex assistente di Erik ten Hag al Manchester United.
Il pari alla prima
Chiaro, il pareggio alla prima al De Kuip contro il NEC ha lasciato stupiti molti. Ma è un primo passo in vista di una nuova avventura. 0-0 contro la formazione di Nijmegen, RVP si è giustificato così. "C'era una squadra che voleva davvero giocare a calcio e quella eravamo noi" - le sue parole ad ESPN - ". Questo era chiaro e lo si può vedere ovunque. Abbiamo avuto il settanta per cento del possesso palla, diciassette occasioni e cinque tiri in porta. In definitiva, ho la sensazione che si sarebbe potuto fare di più". Poi Van Persie se l'è presa con le perdite di tempo dei rivali: "Tutti vengono al De Kuip per vedere una grande partita. Poi continuo a trovare un peccato che una squadra che spreca molto tempo venga premiata per questo. Capisco il contesto e capisco che dobbiamo solo segnare un gol per rendere le cose più facili per noi stessi. Tuttavia, continuo a pensare che cinque minuti di recupero siano stati davvero pochi. Hanno davvero tolto il ritmo al gioco. È un diritto di tutti, ma ripeto: credo che non debba essere premiato. Se ciò accade, dovresti svolgere il ruolo di arbitro e semplicemente assegnare dieci minuti di recupero. Anche per il calcio. Penso che questa sia l'unica pecca stasera".
