Italiano, Inzaghi, Stroppa: come stanno andando i tre allenatori neopromossi
Il salto più complicato nel calcio professionistico italiano. Il gap tra la Serie A e la Serie B è ampio, lo certifica il fatto che quasi sempre nelle ultime stagioni almeno due neopromosse su tre siano poi retrocesse. E l’ultima annata in cui non successe a nessuna fu nel 2006-2007, quando però a salire in A erano state tre big o potenziali tali come Juventus, Napoli e Genoa. Salvarsi, in sostanza, non è semplice. Come ci stanno provando i tre allenatori neopromossi?
Vincenzo Italiano sorride. Perché è arrivato alla sosta col rotondo 3-0 inflitto al Benevento nello scontro diretto, ma anche perché il suo Spezia, tredicesimo in classifica, è attualmente la squadra meglio piazzata in questo campionato. Nel passaggio di categoria, il tecnico ha mantenuto fede alla sua idea e anche a buona parte degli uomini che gli hanno regalato la promozione. E limitato i passi falsi: le sconfitte casalinghe sono due ed entrambe per 4-1, ma contro Sassuolo (oggi secondo) e Juventus. Unico KO fuori casa a San Siro contro il Milan, ora primo. Regolata, oltre ai sanniti, anche l’Udinese e fermato il Parma al Tardini: la strada rimane irta di ostacoli, ma i liguri la stanno percorrendo bene.
Filippo Inzaghi meno. Proprio la sconfitta con lo Spezia mette in evidenza alcune difficoltà dell’ex bomber. Che ha avuto coraggio, non c’è dubbio: abbandonate le spoglie difensiviste delle sue prime esperienze in A, si è gettato in questa sfida tutto all’attacco, sorprendendo anche la critica per le qualità nel palleggio dei suoi. Di contro, le sconfitte consecutive sono ora diventate quattro, e per puntare a segnare di più SuperPippo sembra aver sacrificato una caratteristica delle sue squadre in passato. Il Benevento prende troppi gol: nessun’altra squadra ne ha subiti così tanti, 20 in 7 giornate. Da rivedere.
Giovanni Stroppa no. Buona la prima, per il momento, non si può proprio dire. Il Crotone è fanalino di coda e sin qui non ha seriamente messo in discussione questo suo deficitario piazzamento. I pitagorici hanno cambiato tanto rispetto al campionato di B, la sensazione è che manchi ancora una vera alchimia all’interno della squadra, che pure qualche luce l’ha fatta intravedere. Pesante lo score casalingo (2 sconfitte su 3), ma vanno considerate le avversarie ospitate: Milan, Juventus e Atalanta. Si riparte dalla Lazio: non proprio semplice, ma a un certo punto dovrà ingranare.