Hellas Verona, una partenza più che positiva prima della sosta
35 anni dopo il Verona torna a vincere a Marassi. Un lasso di tempo non così trascurabile, che conferisce alla vittoria della squadra di Paolo Zanetti un peso specifico non irrilevante. Bisogna tornare infatti al 3 dicembre 1989 per ritrovare una vittoria dell'Hellas (allora guidato in panchina da Osvaldo Bagnoli) sul campo del Genoa in una stagione che finì poi nel peggiore dei modi. Non è però certo scaramantico Zanetti, che nel post gara ha elogiato i propri ragazzi confermando però come questo Verona possa avere ancora ampi margini di miglioramento quando i nuovi ingressi del mercato saranno rodati al 100%.
Si va alla tosta con tante certezze
Nel frattempo però il Verona potrà lavorare (a ranghi ridotti) nella sosta per le nazionali, forte delle tante certezze che il pomeriggio ligure ha fornito. Innanzitutto i sei punti in tre partite, tutti arrivati contro squadre destinate a lottare per obiettivi ben diversi da quelli dell'Hellas, poi le ottime risposte dei singoli, da un Tchatchoua sempre più impattante che Sogliano ha avuto la forza di tenere ad un Coppola sempre più in rampa di lancio arrivando ad un Belahyane che in mezzo al campo si è ufficialmente candidato a potenziale nuovo "craque" del "Bentegodi".
Aspettando l'integrazione dei nuovi
E all'orizzonte ci sono poi gli ultimi nuovi arrivati, gli esterni bassi (Daniliuc e Bradaric, entrambi in campo per uno spezzone finale a Genova) e alti (Alidou e Sarr), giocatori con alle spalle un'esperienza più definita rispetto ai tanti volti sconosciuti di cui il mercato veronese era stato fino a qui protagonista. Giocatori che come confermato dallo stesso Zanetti saranno chiamati ad alzare l'asticella e fornire in maniera massiccia il proprio contributo alla causa Verona.