Inter, dalla Champions in arrivo già 75 milioni. Acerbi, Buchanan e Frattesi: i giorni del mercato
Cinque vittorie, un solo gol subito e un solo punto che manca. L'Inter, con la vittoria di corto muso conquistata a Praga, vede ormai a un passo, anche meno, gli ottavi di finale di Champions League. Ai nerazzurri basterà un pareggio, nella prossima casalinga con il Monaco, per staccare il pass per lo step successivo della competizione. Non finisce qui.
Con una vittoria sui monegaschi, difatti, la squadra di Simone Inzaghi sarebbe sicura di chiudere la fase campionato nelle prime quattro d'Europa, assicurandosi il piazzamento nella parte "giusta" del tabellone. Virgolette d'obbligo: le mine vaganti sono numerose.
Un successo sul Monaco, inoltre, porterebbe già a 75 milioni di euro gli incassi derivanti dal percorso in Champions League. Una cifra al rialzo rispetto al passato, grazie alla nuova formula voluta dalla Uefa: in passato, per sfiorare tali vette, bisognava arrivare almeno in semifinale. Nella scorsa stagione, per esempio, l'eliminazione agli ottavi con l'Atlético Madrid portò a poco più di 65 milioni i ricavi Champions.
È una differenza non da poco, e potrebbe aiutare anche sul mercato. I prossimi saranno giorni caldi da questo punto di vista. I nomi sono tre su tutti: Francesco Acerbi non è interessato dalle dinamiche della campagna trasferimenti, ma è ai box e ci rimarrà ancora almeno per una settimana. Uno stop prolungato, nell'andirivieni dall'infermeria, che finora non ha portato la dirigenza a cambiare i propri programmi: difficile, a gennaio, trovare un sostituto che non sia un rattoppo. Però il problema, numerico e non, resta.
Gli altri due, viceversa, sono nomi che potrebbero traslocare. Alla partenza di Tajon Buchanan ha aperto lo stesso Ausilio nella serata di ieri: segno che i discorsi con il canadese e con l'entourage stanno procedendo, nel caso si scalda Nicola Zalewski. Che gioca nella Roma, dalla quale ci si aspetta una qualche mossa per Davide Frattesi: alla fine, è possibile se non probabile che rimanga a Milano, almeno fino a giugno. È però un caso che cova sotto la cenere, lo standby di questi giorni è legato alle esigenze di campo e allo stop di Calhanoglu: tornerà d'attualità da qui al 3 febbraio.