Fiorentina da minimo sindacale a Leskovac: rigore di Nzola e poco altro per battere il Cukaricki
Vittoria di misura della Fiorentina, la squadra toscana si impone 0-1 in casa del Cukaricki nella 4^ giornata della fase a gironi di Conference League.
Il segnale di Nzola
"Non è un allenamento", aveva ammonito ieri Italiano dalla sala stampa e la Fiorentina lo ascolta. In cinque minuti ecco maturare l'immediato vantaggio, propiziato da Nzola che si procura e trasforma il rigore dello 0-1 viola. Ritmi molto bassi a Leskovac, la squadra di Italiano gestisce il vantaggio e si affaccia in avanti soprattutto da palla ferma, anche se Sottil e Biraghi non si rivelano troppo precisi. Qualche minuto di interruzione a metà primo tempo per epiteti razzisti rivolti da un tifoso di casa. Alla mezz'ora si sporca i guantoni Christensen, ma il colpo di testa di Adetunji è una telefonata. Però è un segnale, quello che i serbi non hanno già mollato. Fino all'intervallo più nulla se non un tiro un po' più pericoloso di Bonaventura, le due squadre tornano negli spogliatoi con il risultato parziale di 0-1.
La Viola non crea più
La Fiorentina sembra cullarsi beata sul vantaggio e non alza il ritmo: il Cukaricki invece ci crede e al 52' flirta con il vantaggio, sbagliato abbastanza clamorosamente da Kovac. Avvertito il pericolo, Italiano fa tre cambi allo stesso slot come a voler suonare la sveglia. I viola provano quindi a monopolizzare il possesso, dimenticandosi però a lungo della possibilità di calciare in porta. A poco meno di un quarto d'ora dalla fine l'isolata fiammata di Brekalo, che vede un destro angolato parato da Filipovic e Milenkovic non convertire l'occasione sviluppata dal successivo calcio d'angolo. Non succederà più nulla, la Viola si accontenta di quanto ha trovato già ad inizio gara ed ottiene altri tre punti nel girone.