Fagioli racconta le origini della ludopatia: "Ho iniziato a 16 anni, scommesse con gli amici"
Nicolò Fagioli, centrocampista della Juventus, si è messo a nudo del documentario 'Fragile', realizzato durante la sua squalifica per ludopatia, durata 7 mesi, in particolare negli ultimi giorni prima del rientro in campo a maggio 2024 a Bologna, e su Amazon Prime da un paio di giorni.
Tra le altre cose, ha raccontato anche le origini del problema con cui ha dovuto convivere: "Ho iniziato a giocare a 16 anni facendo scommesse con gli amici, ma era un modo stupido per passare il tempo. Negli anni è peggiorato, diventato più frequente: mi svegliavo con la voglia di andare a scommettere. Nell'Under 23 ho iniziato a giocare più soldi del normale. E non lo facevo per vincere, all'inizio, non avevo bisogno di soldi ma dell'adrenalina che mi dava. Quando ero alla Cremonese, a gennaio prendo il Covid e mi rimane per un mese. Stavo in casa, era diventato automatico scommettere tanto ogni giorno e ho iniziato a capire che potevo avere qualche problema. Sono andato al Sert per parlare con qualcuno ma non mi sembrava tanto utile a me stesso, pensavo di non aver bisogno di persone specializzate per uscire da questa cosa".