I segreti dell'Ucraina raccontati da Boto: "Mudryk quando parte non lo fermi più"
José Boto è un direttore sportivo portoghese che per tre anni e mezzo, dall'estate 2018 a dicembre 2021, è stato dirigente dello Shakhtar Donetsk. Ha scoperto molti dei talenti che in questo momento fanno parte della nazionale ucraina, ha supportato il talento di Mychajlo Mudryk che oggi - dopo essersi trasferito a gennaio al Chelsea per 70 milioni di euro più 30 di bonus - è la stella di questa squadra nonostante abbia solo 22 anni.
Ma non è l'unico, perché l'Ucraina è nazionale che ha talento in ogni zona del campo. "Li conosco bene, hanno davvero tanti buoni giocatori. In particolar modo Sudakov, Mudryk, Trubin. Bondar. E poi c'è un buon mix perché questi ragazzi giocano con calciatori di grande esperienza come Matviyenko e Stepanenko. L'Italia dovrà fare molta attenzione, lo spirito dell'Ucraina è un fattore e specialmente in questo periodo col paese che sta vivendo una guerra".
Inevitabile far scivolare il discorso su Mudryk, stasera in campo dal primo minuto nel 4-2-3-1 di Rebrov. Cresciuto nel settore giovanile dello Shakhtar, nel gennaio 2023 è stato protagonista di una vera e propria telenovela di mercato col Chelsea che a suon di rilanci in quella occasione riuscì a strapparlo all'Arsenal: "Mudryk è un giocatore che ha nella tecnica e nel suo atteggiamento le caratteristiche migliori. E poi è veloce, a volte quando parte in velocità è davvero impossibile fermarlo. In questo periodo non sta attraversando il suo momento migliore perché le aspettative del suo club sono molto alte e il livello del Chelsea è molto alto. Ma è normale, deve avere pazienza, continuare a lavorare e ricordarsi che è ancora giovane. Può fare cose incredibili nella sua carriera".
Un altro top player di questa nazionale è un altro 2001: Anatolij Trubin, portiere che come Mudryk è cresciuto nello Shakhtar e la scorsa estate s'è trasferito al Benfica dopo un lungo e non produttivo corteggiamento dell'Inter: "E' uno dei migliori portieri Under 23 al mondo. Ora lo sta dimostrando al Benfica, ma può giocare in qualsiasi squadra al mondo. E' un portiere davvero completo: sa evitare i gol, sa avviare l'azione e si muove in area nel migliore dei modi. Ha davvero tutto ciò che serve per diventare uno dei migliori portieri al mondo, ha un grande futuro davanti a sé".