Eriksen porta l'Inter in semifinale: pennellata del 2-1 al 97', Milan beffato in un derby incredibile
Un derby incredibile, ricco di colpi di scena, che valorizza una Coppa Italia da sempre troppo bistrattata ma che ha trovato da qualche anno il suo format ideale. Inter e Milan chiudono la contesa con un recupero record di 10 minuti, sufficienti a evitare i supplementari e decretare la prima semifinalista, che è la squadra di Antonio Conte. E lo fa con il protagonista meno atteso in assoluto: Christian Eriksen.
Primo tempo col Milan in vantaggio. Il marcatore, manco a dirlo, Zlatan Ibrahimovic. È l'Inter che entra con più frequenza nell'area di rigore avversaria trovando Tatarusanu che legittima il suo status di portiere di coppa. Il rumeno si distingue soprattutto su una respinta di piede su conclusione di Lukaku. Una partita che sembra in salita per il Milan quando Simon Kjaer deve abbandonare il campo al 20': il danese paga un intervento su Sanchez che gli causa un problema muscolare. Al suo posto Fikayo Tomori, all'esordio con a maglia rossonera. Milan che passa in vantaggio al 31' con Zlatan Ibrahimovic'. Bravissimo lo svedese ad arpionare una sponda di Meite, entrare in area e trovare un destro non potente ma preciso, che trova il palo prima di finire in rete. Ancora una volta il numero 11 si conferma bestia nera dei nerazzurri, segnando 8 reti nella stracittadina da quando indossa la maglia del Milan. Dieci le reti contro l'Inter se contiamo anche le due segnate contro la Juventus. Gli animi si scaldano negli ultimi minuti di gara fra Lukaku e Ibrahimovic, i due battibeccano e vengono ammoniti. E anche quando l'arbitro decreta la fine del primo tempo il belga è una furia e costringe all'intervento i compagni di squadra e anche lo staff per evitare che la situazione degeneri.
Ibrahimovic e Lukaku, in circostanze e modi diversi, saranno protagonisti anche nel secondo tempo. Lo svedese inspiegabilmente sgambetta Kolarov a metà campo e rimedia un sacrosanto secondo giallo, lasciando il Milan in 10 al 58'. Altri undici minuti e Leao atterra in area Barella: il VAR salva Valeri che torna indietro sulla sua decisione e decreta il rigore. Che Lukaku trasforma spiazzando Tatarusanu. È l'unica volta in questa serata in cui il rumeno non ha la meglio. Perché nell'incredibile finale di partite è lui a chiudere la saracinesca con parate che hanno del prodigioso, sul neo entrato Lautaro Martinez e su Lukaku. In tutto questo al 76' l'arbitro Paolo Valeri deve abbandonare il campo per infortunio. Il fischietto di Roma 2 esce dolorante alla coscia, temendo addirittura per uno strappo muscolare. Gli subentra Daniele Chiffi, designato come quarto uomo. I dieci minuti di recupero concessi proprio a seguito del cambio di direttore di gara sono una sorta di mini-supplementari che l'Inter sfrutta alla grande: Meite stende Lautaro al limite e su punizione Eriksen, entrato all'88', la mette nel sette. Rimonta completata, finale incredibile e degno di una partita emozionante come poche se ne sono viste negli ultimi anni. Ora gli uomini di Antonio Conte aspettano domani l'esito di Juventus-SPAL per conoscere la propria avversaria. Per il Milan finisce nel modo più clamoroso l'avventura in Coppa Italia, una competizione maledetta, vinta per l'ultima volta nel 2003.