Calafiori: "All'inizio con Mourinho giochicchiavo, a Genoa andò male. La svolta a Basilea"
Un anno fa di questi tempi eri a Basilea, oggi sei qui. Cosa è successo? E' una delle domande poste in conferenza stampa a Riccardo Calafiori, difensore della Nazionale protagonista quest'oggi della conferenza stampa tenuta a Coverciano. Questa la sua risposta: "Sono accadute tantissime cose, ci sarebbero tantissime cose da elencare. Ma il miglioramento più grande è stato quello fatto dal punto di vista mentale, ho ragionato come se non fosse cambiato nulla dal Basilea alla Serie A, seppure quello italiano è un campionato molto più competitivo. Mi sono impegnato tantissimo".
Cosa ti ha dato il Basilea? Similitudini tra l'Italia e il Bologna?
"Quella di Basilea non fu una scelta propriamente mia, fui quasi obbligato perché era l'unica squadra rimasta e fui costretto ad andare lì. Però dal primo giorno mi sono ricreduto, lì ho trovato quella continuità che mi è sempre mancata giocando trenta partite. Sì, c'è qualcosa di simile con Thiago: non è tanto importante in questa Italia chi occupa certi spazi, ma che vengano occupato nel modo e nel momento giusto".
Avresti potuto fare lo stesso percorso senza andare a Basilea?
"Sono successe una serie di cose e poi è andata così... non punto il dito contro nessuno. Con Mourinho all'inizio ho anche giochicchiato, poi sono andato al Genoa ed è andata male. Nel frattempo a Roma sono salite le quotazioni di altri giocatori, è emersa la possibilità Basilea e sono andato lì".
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