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Akademia Puskas-Fiorentina 1-1 (5-6 dcr), le pagelle: De Gea e Kean aiutano Palladino

Akademia Puskas-Fiorentina 1-1 (5-6 dcr), le pagelle: De Gea e Kean aiutano PalladinoTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca 2024 @fdlcom
venerdì 30 agosto 2024, 06:10Serie A
di Dimitri Conti

Risultato finale: Akademia Puskas - Fiorentina 1-1 (5-6 dopo i rigori)

AKADEMIA PUSKAS (di Marco Pieracci)

Pecsi 6 - Serata da spettatore per quasi un'ora: capitola al primo vero tiro indirizzato verso lo specchio, sul quale si fa piegare le mani. Nella lotteria dei rigori non emerge.

Maceiras 6 - Si affaccia in avanti per dare manforte alla manovra d'attacco, non concede spazi da aggredire a Sottil. Tiene su Kouame.

Golla 5,5 - Decisivo nel match di andata, prende un palo in quello di ritorno. Perde il duello fisico con Kean spianandogli un'autostrada.

Stronati 6 - In evidente affanno più per conformazione fisica che per reali demeriti quando viene puntato, non riesce a chiudere sul gol.

Nagy 7 - Da terzino ha vita facile con Ikone, avanzato è un boost di qualità. Perfetto dal dischetto, le responsabilità non lo spaventano. Trascinatore.

Plsek 6 - Il faticatore della mediana ungherese, non disdegna gli inserimenti: resta incredulo sul tap-in salvato da de Gea con l'aiuto del legno. Dall'80' Szolnoki 5,5 - Bada più alla sostanza che alla forma. Fallisce il penalty decisivo.

Favorov 6,5 - Schermo protettivo davanti alla difesa, si propone con personalità. Viene fuori soprattutto quando gli avversari restano in 9.

Nissila 6,5 - Tanto dinamismo e una presenza costante nelle azioni chiave, taglia tra linee offrendo ogni volta una soluzione ai compagni.

Soisalo 6 - Poteva indirizzare la qualificazione Franchi, il colpo del ko fallito non lo ha demoralizzato. Anzi, è tra i più attivi fino al cambio. Dall'87' Vekony 5,5 - Ingresso in punta di piedi.

Puljic 5,5 - Pivot difficile da spostare, ma sotto porta lascia parecchio a desiderare: colossale l'occasione divorata con la porta spalancata. Dal 67' Colley 6,5 - Impatto notevole, manda in crisi Ranieri e Comuzzo.

Levi 6,5 - Fastidioso come una zanzara nelle afose notti estive, trova terreno fertile per pungere a ripetizione prima di lasciare il campo. Dal 67' Komaromi 6 - Buon passo, riempie l'area di traversoni interessanti.

Zsolt Hornyak 6,5 - Mette sotto la Fiorentina sul piano del ritmo, la porta ai tempi ai calci di rigore senza approfittare della doppia superiorità numerica nei supplementari. Fuori a testa alta, ma con parecchi rimpianti. A portieri invertiti sarebbe finita così?

FIORENTINA (di Dimitri Conti)

De Gea 8 - 100 partite nelle coppe europee, festeggia la ricorrenza con due grandi salvataggi. Beffato da Nagy dal dischetto, nella serie finale però si ripete. Fuori categoria.

Martinez Quarta 5,5 - Nel pessimo tempo della Fiorentina ci mette del suo con pasticci variegati ed evitabili, per sua fortuna senza danni. Va meglio nella ripresa, poi esce.
Dal 71' Parisi 5,5 - Non ha colpe dirette nell'azione che porta al rigore dell'1-1, ma l'azione parte dal suo lato. Poi ha poco modo di mettersi in evidenza, nel contesto.

Pongracic 5 - Ammonito già al minuto 7 dopo una leggerezza, prosegue nel segno di vari errori sparsi che lo rendono tra i peggiori in campo, almeno fino a che ci rimane.
Dal 54' Comuzzo 4,5 - Discreto impatto dal momento del suo subentro fino al minuto 98, quando Colley costringe anche lui a lasciare il campo e farsi la doccia anzitempo.

Ranieri 4 - Anche nei momenti di maggiore difficoltà dava segnali di solidità. Tutto ok fino al recupero dei tempi regolamentari: Colley lo brucia, espulsione e rigore dell'1-1.

Dodo 5,5 - Di gamba e spensierato, persino troppo. Il colpo di tacco nella propria area di rigore e il gol sbagliato in netto fuorigioco sono da sconsigliare ai sensibili.
Dall'83' Kayode 6 - Ingiudicabile, entra per fare il laterale di destra ma viene arretrato nei tre nel momento dell'espulsione di Ranieri e quindi a terzino con la squadra in nove. Lo fa.

Amrabat 5,5 - Imprescindibile nonostante appaia destinato ad andarsene nelle ultime ore di mercato, non aggiunge però né qualità né troppa quantità alla mediana. In verticale non va.

Richardson 5,5 - All'esordio aveva destato ottime impressioni, in terra ungherese è molto meno scintillante. Va sempre in orizzontale e non cambia mai marcia. Però segna nella serie.

Biraghi 6,5 - Non troppo appariscente da laterale, bada però al sodo senza commettere errori. Quando entra Parisi viene ricollocato a centrale, segna il rigore decisivo.

Ikone 5 - Domenica col Venezia era rimasto fuori "per motivi di mercato", le condizioni di Colpani impediscono a Palladino di rinunciarci ancora ma non lascia segni.
Dal 54' Colpani 6 - Palladino gli preferisce Ikone e ha tutta l'aria del messaggio. Lo raccoglie solo in parte, subentrando: non impatta ma rimane freddo nel calciare il suo rigore.

Sottil 5 - Il passo sembra potersi avvicinare a quello dei tempi migliori, ma ogni volta che trova un po' di spazio finisce comunque per accartocciarsi da solo.
Dal 54' Kouame 6,5 - Riesce a rendersi utile nel giro di pochi minuti, entrando nell'azione che Kean tramuta in gol. Rimane da solo a lottare in doppia inferiorità, segna il rigore.

Kean 7 - Unico a dare l'impressione di volerci almeno provare nel primo tempo, all'ora di gioco gonfia la rete con un destro potente e pesante. Nei supplementari, a sorpresa, esce.
Dal 91' Mandragora 6 - Mossa della disperazione di Palladino, nel tentativo di dare un minimo di equilibrio a una squadra rimasta senza difensori, si rende utile nella serie.

Raffaele Palladino 6 - Primo vero crocevia da quando è a Firenze e più in generale all'appuntamento più importante come allenatore. Tutta la prima ora di gioco è deludente e solo De Gea evita lo spalancarsi di scenari complicati da recuperare. Nel momento peggiore, e poco dopo il suo triplice cambio, il guizzo di Kean che cambia spartito. Peccato però che il castello crolli a un minuto dal triplice fischio con espulsione di Ranieri e rigore dell'1-1. Va pure peggio quando Comuzzo lascia i suoi in nove, da lì è solo difesa. Alla fine i rigori lo premiano, ma che sofferenza...

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