Destiny Udogie, il ragazzo diventato grande in poco tempo è già una certezza
Il volo lo ha già spiccato Destiny Udogie, ora deve solo trovare il modo di mantenersi ad alta quota. L'esterno nato e cresciuto a Nogara da genitori nigeriani ha sempre scelto senza il minimo dubbio l'Italia come paese che avrebbe voluto rappresentare. Esordisce in prima squadra con l'Hellas Verona a 17 anni, entrando nella ripresa della sfida contro il Milan, terminata poi 2-2. Juric si fida di lui, delle sue qualità, ma soprattutto del suo temperamento e della sua personalità, motivo per cui lo schiera in gare così importanti. Da lì a fine stagione totalizzerà 7 presenze (6 in Serie A e 1 in Coppa Italia), che permettono agli addetti ai lavori di capire il suo impatto con i grandi dopo aver disputato solamente una Primavera 2-A. I dubbi erano tanti, ma lui li ha fugati tutti, tant'è che l'Udinese lo acquista in prestito con obbligo di riscatto e ne fa da subito un titolare inamovibile della sua formazione.
Gotti prima e Cioffi poi non si fanno problemi e lui comincia ad arare la fascia sinistra. Completamente a suo agio nel ruolo di esterno in un centrocampo a cinque, abbina grandissime qualità atletiche a non indifferenti abilità tecniche, ma soprattutto risulta spesso decisivo in zona gol. Per un ragazzo alla prima vera stagione in Serie A, segnare 5 gol e fare 3 assist giocando per i friulani è un bottino che nessuno può ignorare. I top club cominciano ad interessarsi a lui, a visionarlo, ma, come spesso accade, per i giovani è più importante l'anno della riconferma che quello dell'exploit.
Il Tottenham lo acquista a titolo definitivo, ma lo lascia in prestito all'Udinese. Per lui la pressione è doppia perché porta il peso sulle spalle di essere già stato venduto ad una big d'Europa ed eventuali passi falsi o atteggiamenti discutibili saranno accentuati. Udogie è l'osservato speciale, il ragazzo chiamato già a fare la differenza e lui ripaga le aspettative: 33 gare, 3 gol e 4 assist in A. A luglio finalmente la sua avventura in Premier League ha inizio. Dopo un inizio da favola, con 2 assist in 9 match e la testa della classifica con gli Spurs, rimedia un rosso nell'11^ giornata e la sua squadra perde 3 gare di fila. Poco importa perché in Inghilterra sono già pazzi di lui, del suo talento, della sua intraprendenza, del suo coraggio e della sua esperienza. Un ragazzo così giovane che gioca come un veterano di 30 anni. Mancini non lo aveva mai considerato per la Nazionale e si era dovuto accontentare "solo" dell'Under 21, ma con Spalletti la musica cambia. Esordisce contro Malta e subito colleziona un assist in 11 minuti, poi debutta da titolare a Wembley e risulta uno dei migliori in campo. Solo un infortunio gli ha privato gli ultimi due impegni, ma i segnali sono chiari: ha tutto per diventare un crack. Ora tocca a lui e al tempo dire se ce la farà. Oggi Destiny Udogie compie 21 anni.