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Daniele Massaro, vincitore di un Mondiale senza mai giocare. Ma determinante in Coppa Campioni

Daniele Massaro, vincitore di un Mondiale senza mai giocare. Ma determinante in Coppa CampioniTUTTO mercato WEB
giovedì 23 maggio 2024, 05:00Nato Oggi...
di Andrea Losapio

Quattro scudetti, tre Supercoppe Italiane, due Coppe dei Campioni, tre Supercoppe Europee e due Coppe Intercontinentali con la maglia del Milan. Daniele Massaro non è ricordato come i grandissimi dell'era Berlusconi, pur essendolo stato a tutto tondo. Perché era l'uomo chiamato Provvidenza, il dodicesimo uomo perfetto, anche se spesso era titolare in una squadra con Van Basten e Papin, oppure Signori nell'attacco di Arrigo Sacchi e della Nazionale del Mondiale statunitense del 1994.

Strano per chi parte da mediano di spinta e poi diventa, con calma e sangue freddo, attaccante. Seconda o prima punta poco importava, anche perché la quantità c'era sempre. La qualità anche, tanto da finire per essere un intoccabile. O, al massimo, primo cambio. Era un giocatore d'altri tempi. Probabilmente Guardiola lo avrebbe voluto per i suoi club, visto che poteva giocare indifferentemente da esterno - terzino o ala - centrocampista, mediano, fantasista e attaccante.

Non gioca, però, tutta la sua carriera nel Milan. Passa da Firenze, con la maglia viola, nel 1981, diventando titolare quasi subito e perdendo l'anno dopo lo Scudetto - parecchio contestato dai tifosi - contro la Juventus, nella sua migliore stagione delle cinque alle rive dell'Arno. Poi lo chiama Galliani, da buon tifoso del Monza, per il Milan di Berlusconi. Vince il Tricolore nel 1988 come dodicesimo uomo. Viene prestato alla Roma nell'anno successivo, tornando al Milan nell'annata dell'infortunio di Ruud Gullit che gli spalanca la porta della titolarità, segnando dieci gol e vincendo la Coppa dei Campioni da protagonista. È anche campione del Mondo, nel 1982, senza mai entrare in campo. Oggi Daniele Massaro compie 63 anni.

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