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Alfredo Di Stefano, leggenda del Real Madrid. Tra i più grandi di sempre, la Roma lo giudicò troppo vecchio

Alfredo Di Stefano, leggenda del Real Madrid. Tra i più grandi di sempre, la Roma lo giudicò troppo vecchioTUTTO mercato WEB
© foto di José Maria Diaz Acosta
martedì 4 luglio 2023, 05:00Nato Oggi...
di Andrea Losapio

Alfredo Di Stefano nasce nel 1926, a Barracas, uno dei quartieri borghesi di Buenos Aires. La madre è argentina, di origini francesi e irlandesi, mentre il padre, anche lui Alfredo Di Stefano, è di Capri ma ha origine lombardo-sicule. Parte come esterno offensivo a destra, poi diventa centravanti - in questo assomiglia a Cristiano Ronaldo - e ha scritto la storia del Real Madrid. Non prima di lasciare il suo indelebile segnale al River Plate, club argentino, e al Millionarios, club colombiano che curiosamente riprende il nomignolo dei biancorossi. Per capire la portata di quel che è stato Alfredo Di Stefano nel calcio, basti pensare che vinse il "Super Pallone d'Oro", unica edizione del 1989 assegnata da France Football. Diego Maradona vinse quello alla carriera, Pelè il calciatore del secolo.

Insomma, la triade che ha dominato i diversi decenni del calcio. Di Stefano negli anni cinquanta e sessanta in Europa, Pelè tra fine cinquanta e inizio settanta in Sudamerica, Maradona trait d'union per le varie squadre e Nazionali. Di Stefano però era la Saeta Rubia, la saetta bionda, era fatto di classe pura e con pochi colpi di testa. Un mostro della geometria calcistica, cresciuto al River Plate, va all'Huracan per dimostrare le proprie qualità. Genio e sregolatezza, mangiava e beveva, gli piacevano le belle donne. Senza per questo affannarsi o distruggersi, come un'altra icona del calcio del periodo immediatamente successivo come George Best. "Io non sono mai stato molto disciplinato nella vita privata, ho bevuto botti di vino e ho mangiato quintali di pesce fritto, ma tutto questo mi serviva per stordirmi e non pensare ad altro. E dormire".

La Roma nel 1953 potrebbe ingaggiarlo. Però, con i suoi 27 anni, Di Stefano appare troppo vecchio e non vuole affrontare la spesa. Così il Real Madrid lo soffia a giallorossi (e Barcellona) e lì diventa leggenda, ancor più di quello che è stato in Sudamerica. Vince cinque coppe campioni, percependo 39 milioni di ingaggio e uno stipendio da 500 mila lire. Lo aveva pagato 150 milioni dal River Plate: nove Liga vinte grazie a lui, Santisteban, Zarraga, Santamaria, Kopa, Gento. Nel 1963, ad agosto, viene rapito dai catto-comunisti e rilasciato dopo due giorni e mezzo. Forse è il vero antenato di Johann Cruijff, almeno sul campo, ed è strano che sia diventato l'idolo del Real Madrid. Muore il 7 luglio 2014, dopo un infarto che lo ha colpito nei pressi del Santiago Bernabeu, qualche giorno prima. Oggi Di Stefano compirebbe 97 anni.

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