Bandiera o carriera? Koulibaly e la serenità di poter scegliere. Senza passare per 'traditore'
Kalidou Koulibaly veste la maglia del Napoli da otto anni. Sbarcò nel club partenopeo nel pieno della rivoluzione Benitez e praticamente subito diventò, al fianco di Raul Albiol, uno dei migliori centrali della Serie A prima e d'Europa poi. Da allora con la maglia del Napoli ha superato quota 300 presenze e ha rifiutato offerte economiche molto importanti, accettando negli anni - senza mai alzare la voce - la decisione di De Laurentiis di dire no anche a proposte superiori ai 100 milioni di euro. A Napoli si trova bene, non l'ha mai nascosto, e del Napoli negli anni è diventato un leader. Forse, dalla prossima stagione, sarà in pianta stabile anche il futuro capitano. Ma questa decisione spetterà a lui.
"Gli abbiamo proposto sei milioni di euro netti a stagione per i prossimi cinque anni più un ruolo da dirigente", ha detto Giuntoli nella prima conferenza stampa da Dimaro. Il club partenopeo ha deciso di giocare a carte scoperte annunciando una proposta che nell'estate della riduzione del tetto-ingaggi resterà un unicum. De Laurentiis ha lasciato partire Insigne, ha proposto a Mertens la metà dell'ingaggio dell'ultima stagione ma per Koulibaly è pronto a fare una eccezione. Confermandogli di fatto, fino a fine carriera, le cifre attuali.
Ora la palla passa al giocatore. Che, chiaramente, dovrà fare una scelta di vita e di carriera oltre che economica. Le cifre che gli ha proposto il Napoli, anche per lunghezza del contratto, difficilmente verranno migliorate altrove nonostante sulle sue tracce ci siano top club come Juventus e Chelsea. Però a 31 anni la scelta di Koulibaly non può essere solo economica: conosce il Napoli, sa quali sono i suoi obiettivi e dove può arrivare. Sa che lo Scudetto è obiettivo solo accarezzato negli anni e che la priorità è partecipare alla Champions League. Sa che in otto anni ha vinto una Coppa Italia e una Supercoppa e che, dovesse restare a Napoli, lo farebbe molto probabilmente accantonando del tutto l'idea di vincere uno Scudetto o una Coppa europea. Lo farebbe con l'idea di diventare una bandiera del Napoli. Una bandiera ben pagata, senza dubbio. Ma se la scelta sarebbe un'altra, dopo una lunga avventura durata otto anni, non si potrebbe certo tacciare di 'tradimento'.