Figo: "VAR? Non è tutto bianco o nero. Ecco perchè non mi piace la Superlega"
Dal VAR alla Superlega. Sono tanti gli argomenti toccati da Luis Figo nel corso dell'intervista concessa all'edizione odierna di Marca. L'ex Inter e Real Madrid ha voluto parlare del calcio di adesso soffermandosi sulla tecnologia in campo: "Il VAR serve per le situazioni in area e per cose molto definite. Giocatori, allenatori, tifosi e giornalisti devono avere ben chiaro a cosa stiano giocando, non devono esserci mille opinioni perché la gente non sa cosa sta succedendo.
Possiamo parlare mille ore del VAR e non ci sarà mai il consenso perché il calcio non è tutto bianco o nero. Ma ci sono delle sfumature... Per saltare un giocatore deve aiutarsi con le braccia, non puoi giocare con le braccia attaccate al corpo. Bisogna essere sensibili quando si decide e quando si decide, per chi come noi ha giocato a calcio, non si prendono decisioni logiche.
Perché non mi piace la Superlega? Guarda, a me le competizioni piacciono se c'è veridicità e merito sportivo. Sono di Madrid e non ho nulla contro il Real Madrid ma non essere d'accordo non significa essere contrario. Quello che vedo è che un giocatore come me, che ha iniziato a giocare nello Sporting, per come è fatta la Superlega, non avrà mai la possibilità di giocarci. Il mio sogno è sempre stato quello di giocare la Champions League, perché l'ho vista in tv e ho detto: 'voglio diventare così'".