City, Gundogan ragiona: "Data troppa importanza alla tattica e meno attenzione alla voglia"

Fuori dalla Champions League agli ottavi, eliminato al quarto turno di Carabao Cup fino alla caduta verticale in Premier League tra sequela di infortuni e crisi di risultati, la stagione del Manchester City è stata più che travagliata. Eppure Pep Guardiola non ha mai gettato la spugna, si è assunto piene responsabilità dell'annata disastrosa, come l'ha definita per sua stessa ammissione, guardando con forza ai restanti due obiettivi: la qualificazione in Champions e il trionfo in FA Cup.
Attualmente sesti nella classifica di Premier League, ad un solo punto dal Newcastle e dalla zona Champions, Ilkay Gundogan però non si è trattenuto e nell'intervista rilasciata a ESPN ha raccontato l'evoluzione drammatica della stagione: "Ho la sensazione che quest'anno in molte partite abbiamo dato troppa importanza alla tattica", ha analizzato in prima battuta. "Abbiamo prestato meno attenzione al nostro comportamento. Avere voglia, determinazione e aggressività è fondamentale. Sono aspetti semplici che fanno parte del calcio".
Il centrocampista tedesco, che ha lasciato il Barcellona per tornare a vestire la maglia del City la scorsa estate, ha poi proseguito: "Ma forse se pensi troppo a come posizionarti, dimentichi ciò che dovrebbe essere 'normale'. Dopo la pausa di Marzo siamo migliorati tanto in questo, infatti siamo riusciti a vincere in rimonta in casa del Bournemouth". Rilasciando un'ultima e assoluta verità: "Tanta gente ormai sottovaluta l'importanza del lavoro di squadra e il fatto di avere una mentalità giusta, ma noi dobbiamo restare sempre uniti".
