Barcellona, Flick squalificato due partite: "Reazione non così esagerata, ero me stesso"
Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Leganes, match valido per il 17esimo turno di LaLiga, il tecnico del Barcellona, Hansi Flick, ha presentato la sfidante in questione e la necessità di una vittoria per tenere a distanza il Real Madrid. Pronto ad avventarsi sulla vetta della classifica: "Ho detto alla squadra che tutto dipende da noi, da se giochiamo al cento per cento concentrati. Tutte le squadre cercano, come è normale, la nostra debolezza e lotteranno per sfruttarla. Voglio che siamo concentrati al cento per cento, con rispetto per l'avversario, ma dobbiamo giocare la nostra partita, con il nostro stile. Tutto dipende da noi".
Come procedono i recuperi degli infortunati?
"Dopo un infortunio è normale che ci voglia un po’ di tempo per raggiungere il massimo livello. Siamo felici che stiano tornando poco a poco. Ansu ha allenato oggi ed è stato molto bene. A Dortmund abbiamo dimostrato che lo staff medico e tecnico ha fatto un lavoro eccellente".
Quanto alla sanzione per due partite inflitta dal Comitato Disciplinare per la sua espulsione, con cartellino rosso diretto, nella partita contro il Betis?
"Per me, la mia reazione non è stata così esagerata, sono stato me stesso, sono andato in panchina... ho detto a Frenkie (De Jong, ndr) e ad altri 'guardate cosa sta succedendo', ho detto loro di non fare sciocchezze. Forse avrei dovuto essere più morbido. Ho detto all'inizio della stagione che non volevo lamentele sugli arbitri né dai rivali. Il focus deve essere sul gioco, su quello che stiamo facendo. Non vale la pena perdere energia per il resto. Quando un arbitro prende una decisione, non possiamo cambiarla. Bisogna accettarla. E devo accettare anche il rosso. Mi dispiace, ma questa è una lega diversa da quella a cui ero abituato. Già mi sono preso il rosso, due partite. Lo accetto e devo lavorare un po’ sul mio comportamento. Dico solo che gli arbitri decidono allo stesso modo in tutte le partite, nelle altre panchine. Non solo con il Barça. La squadra sta facendo un lavoro eccellente, non si lamenta, non va a cercare l'arbitro. Gli arbitri devono anche analizzare le partite per fare meglio, so che lo fanno. Siamo umani, tutti commettiamo errori. Ripeto, lo accetto e devo migliorare la gestione delle mie emozioni. Sono il responsabile dei giocatori e mi prendo la responsabilità".
Quali rotazioni in vista dell'impegno contro Diego Simeone e i colchoneros?
"Domani giochiamo contro il Leganés. Non pensiamo all'Atlético. Bisogna prendere decisioni con i giocatori".
Come vive l'assenza in panchina?
"Se vinciamo, il giorno dopo o durante l'allenamento li abbraccerò".
Idea De Jong trequartista...
"Gliel'ho detto. Non penso all'individuale, solo al collettivo, al gruppo. Contro il Dortmund abbiamo deciso così. Abbiamo vinto. È stato importante per noi. In campo si nota. L'hanno festeggiato tutti insieme. È sempre una decisione di squadra. Non è per proteggerlo. Si tratta di dare ai giocatori il supporto necessario".
Araujo titolare?
"Quello che penso è che giochi i primi minuti della stagione. Non sono sicuro che parta titolare. Quanti minuti? Non lo so. Vedremo. Forse sarà titolare, ma se non lo è, giocherà dopo. È pronto. Questo è il passo successivo che bisogna fare".
Raphinha riposa?
"No. L'ho visto molto fresco e con energia".