Como, Fabregas: "La mia squadra andrebbe contro un muro se glielo dicessi"
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14:40 - Tra poco Cesc Fabregas, allenatore del Como, parla in conferenza stampa dopo il 2-0 sul campo della Fiorentina.
14:58 - Inizia la conferenza stampa.
In che dimensione vi proietta questa vittoria?
"Siamo in crescita. Io però sono soddisfatto anche delle ultime 7-8 prestazioni, togliendo il primo tempo di Bologna. Poi se perdo punti, certo, non riesco a dormire ma nell'analisi vedo sempre una squadra coraggiosa e con le idee molto chiare, che rispetta ciò su cui lavoriamo in settimana. Come allenatore questo fa tanto piacere. Ringrazio i ragazzi perché si butterebbero contro un muro alto dieci metri se glielo dicessi. A volte non ci riesce vincere, però oggi è stata un'altra bella prestazione. Sembra meglio per i gol fatti e quelli non presi, ma siamo in linea".
Diao quanto ha da dare ancora?
"Voi vedete Diao, ma nei miei occhi ho anche Smolcic che arriva ed è pronto da subito, Kempf che rientra e fa subito una buona prestazione, Nico Paz che fa bene anche in un'altra posizione... Diao ha voglia e personalità, ma soprattutto forza di attaccare la profondità, cosa che non abbiamo con nessun altro. Sa leggere bene le situazioni di calcio. Non c'è mai una giocata sempre uguale, i calciatori si devono adattare e a me piace proprio in questo. Oggi in tanti hanno fatto una grande prestazione".
Dove potete arrivare?
"Vogliamo costruire una base di gente giovane che cresca con noi e diventi forte. L'idea molto chiara c'era già dall'inizio: in estate abbiamo pensato di volere qualche giocatore più esperto anche, ma ora la base si sta formando. Siamo questi: magari la prossima estate dentro un centrale perché ne abbiamo solo tre, qualcosa davanti... Ma molto poco".
La Fiorentina ha cominciato molto forte, come l'avete vissuta?
"Giocavamo a casa loro, hanno un attaccante forte come Zaniolo e ci hanno dato problemi nei primi 15-20 minuti. Quindi abbiamo iniziato a pressare meglio, controllando di più il gioco. Siamo molto felici, soprattutto che i ragazzi abbiano capito bene la partita".
Quando vedremo Dele Alli?
"Al momento lavora fuori dal campo. Non voglio dargli pressioni extra, sono mesi che non gioca: da domani sarà a pieno regime con il gruppo, dopo il lavoro personalizzato delle ultime settimane. Gli serve tempo, ci ho parlato e sono stato chiaro con lui: siamo qui per aiutarlo. Crediamo di poterci riuscire. C'è bisogno di pazienza per rivederlo in campo: per favore, manteniamo la calma. Gli ultimi mesi serviranno per tornare in forma per la prossima stagione".
Prima partita in cui non prendete gol fuori casa.
"Il dato è importantissimo. Ti dà stabilità, anche se è vero che con la Juventus abbiamo preso due gol su due tiri in porta. In alcuni momenti del secondo tempo non abbiamo fatto quel calcio che vorrei, ma è quello che serviva in quel momento, in quei minuti. Bisogna saper soffrire, come diceva sempre Conte. Ho sentito però che lo hanno fatto con piacere: giocare bene è semplice, piace a tutti, più difficile correre senza la palla".
La mossa Caqueret per il centrocampo è stata decisiva?
"Volevamo Nico Paz più dentro le linee, senza un riferimento chiaro. Mi aspettavo Comuzzo con Ranieri dietro, volevamo creare superiorità in mezzo e aprire il campo sulle fasce. Nico deve migliorare tanto nel capire quando è solo e quando e no, guardarsi prima indietro. Per come lavoriamo, tutti possono fare ogni ruolo. Lui si sentiva bene nel farlo".
15:10 - Termina la conferenza stampa.
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