Christian Recalcati: "Il futuro portiere dell'Inter"

Nelle ultime settimane tutti, me compreso, eravamo preoccupati per la presenza di Josep Martinez in difesa della porta nerazzurra.
L'infortunio, con conseguenza operazione, del portiere titolare, Sommer, aveva mosso tanti pensieri, non belli, nella testa degli amanti della Beneamata.
Sono stato il primo ad informarmi sul possibile sostituto del portiere spagnolo per la prossima stagione, sono stato a chiacchierare con gli addetti ai lavori per capire se la società era certa di puntare sul portiere ex Genoa e nemmeno loro ne avevano la convinzione al 100%.

Da Stankovic a Meret passando per il portiere della nazionale Gigio Donnarumma.
Tanti nomi mentre Martinez si allenava in maniera seria e professionale ad Appiano, cercando di captare tutti i trucchi del mestiere che il collega svizzero gli stava insegnando. Il momento è arrivato, scontro scudetto al Maradona, un nome che mette ansia solo a nominarlo, uno stadio caldo, pieno di tifosi che amano il calcio e amano la squadra allenata da Antonio Conte e che ad ogni partita spingono Di Lorenzo e compagni con il loro calore.

Così è stato, ma Josep Martinez ha impressionato. Non ha fatto venti parate su trenta tiri subendo quattro gol, ma ha fatto due interventi da grande portiere. Il siluro dalla distanza di McTominay, tanti giocatori coprivano la visuale della palla, ma il suo riflesso non ha permesso al centrocampista del Napoli di segnare. Segna Billing, ma prima di gonfiare la rete, ci aveva provato da 1 metro, ma Martinez era riuscito nel miracolo.

Interventi difficili, ma lui c'era e probabilmente ha tolto tanti dubbi sul perchè c'è.