A Legnano come ad Alessandria: Enea Benedetto, caos e criptovalute

Un anno da incubo. Così potrebbe essere sintetizzato il periodo vissuto dal Legnano sotto la guida di Enea Benedetto, imprenditore torinese di 49 anni e titolare del fondo di investimento Vectorium, specializzato in criptovalute, raccontato quest'oggi da La Gazzetta dello Sport. Un'esperienza segnata da promesse non mantenute, problemi economici e una retrocessione che ha spinto la storica società lombarda in una delle sue stagioni più buie.
L'acquisto del club da parte di Benedetto, avvenuto nel marzo 2023 dalle mani di Emiliano Montanari (anch'egli oggetto di contestazioni da parte della tifoseria), aveva generato inizialmente speranze. Tuttavia, l'illusione è svanita rapidamente di fronte a una gestione caratterizzata da difficoltà finanziarie e da una politica retributiva che prevedeva pagamenti in criptovalute, respinta dalla squadra. Il mancato versamento dei rimborsi per mesi ha alimentato il malcontento, portando a una frattura insanabile tra la società e i giocatori.
Non è la prima volta che Benedetto lascia dietro di sé macerie calcistiche. In precedenza, aveva rilevato l'Alessandria nel maggio 2023, per poi abbandonarla mentre la squadra si trovava all'ultimo posto in Serie C. Il club piemontese, dopo essere retrocesso con tre giornate d'anticipo, ha finito per fallire. Una situazione che si è ripetuta a Legnano, con una stagione tormentata da incertezze economiche e cambi in panchina. Ben quattro allenatori si sono alternati: Raffaele Scudieri, Roberto Rambaudi, Andrea Liguori e Gianluca Zattarin, quest'ultimo alle prese con una squadra che ha vissuto momenti drammatici, inclusa la peggior sconfitta della sua storia, un pesante 8-1 subito in trasferta contro il Caravaggio.
La svolta è arrivata con l'intervento di Sergio Zoppi, nuovo presidente del Legnano, che ha preso in mano la situazione estinguendo i debiti accumulati dalla gestione precedente, coprendo personalmente una cifra a sei zeri. L'arrivo di Zoppi ha riportato stabilità, mettendo fine a una gestione che aveva portato la squadra a giocare senza rimborsi e ad autofinanziarsi persino per le trasferte.
Nonostante gli sforzi, la squadra non è riuscita ad evitare i playout, chiusi con una sonora sconfitta per 5-0 contro la Castellanzese. A rendere ancora più torbida la vicenda, le dichiarazioni dell'ex vicepresidente Davide Piccard, che ha denunciato possibili irregolarità nella sfida salvezza, portando la questione all'attenzione della Procura.
Oggi il Legnano prova a risollevarsi sotto una nuova gestione, lasciandosi alle spalle un'annata che i tifosi lilla non dimenticheranno facilmente. La speranza è che il passato recente resti solo un brutto ricordo e che il club possa tornare a rispecchiare la sua gloriosa tradizione calcistica.
