Houston, abbiamo un Dovbyk. Ranieri in cerca di nuove soluzioni

Mancano sei partite alla fine del Campionato. Solamente sei, eppure ancora nulla è deciso. E’ evidente che sono atto due tipi di corse: quella per lo scudetto, ormai affare tra Inter e Napoli, e quella per l’Europa, dove Atalanta, Juventus, Bologna, Lazio, Roma, Fiorentina e Milan continuano a guardarsi le spalle l’un l’altra. Un rush finale adrenalinico, che tiene tutte in allerta, con un pensiero fisso: non c’è più margine d’errore.
Diciotto sono i punti ancora in palio, ma per la Roma conquistarne almeno la metà significherebbe fare bottino pieno contro Verona e Torino, e riuscire a battere almeno una tra Inter, Fiorentina, Atalanta e Milan. Oppure, più semplicemente, strappare almeno tre pareggi nelle sfide più dure.
Anche a inizio stagione, osservare gli impegni delle ultime sette giornate faceva un certo timore. Ma ora che il rettilineo finale è iniziato, non c’è più tempo per riflettere o sbagliare.
È chiaro che servono nuove soluzioni: Ranieri deve individuare alternative in grado di far pesare il meno possibile l’assenza di Dybala, sia sul gruppo che, soprattutto, su Artem Dovbyk. L’attaccante ucraino, infatti, non è ancora riuscito a lasciare il segno contro le big, e nell’ultima gara è apparso più spaesato del solito. Solo l’ingresso in campo di Shomurodov è riuscito, in qualche modo, ad alleggerirlo, permettendogli di giocare con maggiore leggerezza, fino a ritrovare quella concentrazione necessaria per essere più incisivo.
I dubbi, però, restano tanti: Pisilli sembra non trovare più spazio, Pellegrini non è al meglio della forma, Koné fatica a essere efficace come a inizio stagione, e Hummels non è più quel monumento celebrato da Ranieri a fine novembre.
La rosa è quella, ma gli incastri possono cambiare. E forse sarà proprio su questo aspetto che il tecnico giallorosso si giocherà il tutto per tutto in questo finale di stagione.
