Bojan Krkic, l'enfant prodige... per scomparire nel nulla dopo Barcellona, Roma e Milan

C'è stato un momento in cui Bojan Krkic sembrava l'enfant prodige del calcio mondiale e la conferma che il Barcellona fosse oramai infallibile. Perché dopo l'esplosione di Lionel Messi, direttamente dalla cantera, c'era una nuova sensazione, uno che poteva addirittura rifiutare la convocazione nel 2008 con la Spagna. Le furie rosse volevano convocare il centravanti del Barça, ma Krkic disse di no perché aveva già vissuto troppe situazioni nel primo anno da calciatore. Il resto è storia, Fernando Torres manda il pallone in rete l'1-0 con cui la Spagna di Aragones vince l'Europeo, Krkic invece rimane in vacanza - chissà dove - credendo che l'annata successiva sia quella giusta per vincere tutto.
E in effetti succederà. Sei trofei, sì, ma solamente dieci gol in tutte le competizioni. Che detta così sembrerebbe una bella media, ma sono solamente due quelli nella Liga. È l'inizio della fine, perché dopo le 10 reti del 2007-08, anni diciassette, non riesce più a fare quel che sembrava facilissimo. Non andrà mai più in doppia cifra, pur giocando con Roma e Milan, Ajax e Stoke City, Magonza e Alaves. Ma anche al Montreal, in un campionato molto meno difficile, non riuscirà a fare la differenza.
La realtà è che Krkic è uno dei calciatori più particolari di sempre. Perché sembrava una supernova, pronta a esplodere, ma è solamente imploso e non è riuscito a diventare quel che poteva sembrare. Cioè un attaccante atipico, perché bassino e brevilineo, una sorta di Romario dei primi anni duemila. La differenza con il brasiliano sono i gol, le prestazioni e, alla fine, anche la nomea. Oggi Bojan Krkic compie 33 anni.
