5 maggio 2002, l'Inter piange come Ronaldo. Poborsky e Gresko la affossano

È forse la Caporetto sportiva più famosa di tutti i tempi, ancor più della Fatal Verona o del gol di Turone. Perché Lazio-Inter del 5 maggio del 2002 era vissuta in una cornice astratta con i tifosi biancocelesti che tifavano spudoratamente per i nemici-amici (perché gemellati) nerazzurri. Probabilmente perché c'era ancora una remota possibilità che lo Scudetto andasse alla Roma, in caso di sconfitta dell'Inter e di non vittoria della Juventus. Per questo era un Olimpico in trasferta e, forse, caricato a molla nei giocatori biancocelesti per cercare di rovinare la festa.
Anche se sembrava, in realtà, tutto scontato. Al diciottesimo Vieri, sfruttando un'indecisione di Peruzzi, portava in vantaggio i meneghini. Lo stadio esplodeva, così come Piazza Duomo, addobbata per l'occasione. Facendo però i conti senza l'oste, ovvero Karel Poborsky, che sei anni prima con la Repubblica Ceca aveva eliminato l'Italia agli Europei inglesi del 1996. Stava per ritornare in patria, a Praga, ma la cornice non era la migliore. Così ha deciso di addobbarla da solo: Fiore mette in mezzo e 1-1.
Bella mazzata per l'Inter, che però si ritrova ancora con azione d'angolo. Stavolta sbuca Di Biagio, sul primo palo, a firmare l'1-2 che darebbe lo Scudetto all'Inter. Intanto a Udine la Juventus passeggiava, ma era costretta ad ascoltare la radiolina. Diventa rovente a fine primo tempo, quando un campanile mette Gresko in difficoltà, Poborsky anticipa l'intenzione di appoggiare verso Toldo e insacca per il 2-2. Di fatto finisce qui, perché i gol di Simeone e di Simone Inzaghi, passato e presente dell'Inter attuale, servono solamente ad arrotondare e rendere ancora più amara una perdita, quella del Tricolore che sembrava già in cassaforte, quasi epocale. Le lacrime di Ronaldo, pizzicato dalle telecamere, faranno il resto.
Lazio (4-4-1-1)
Peruzzi; Stam, Nesta, Couto, Favalli, Poborsky, Giannichedda, Simeone (33'st Baggio), Stankovic (16'st Cesar); Fiore; Inzaghi.
Allenatore: Zaccheroni.
Inter (4-4-2)
Toldo; J. Zanetti, Cordoba, Materazzi, Gresko; Conceicao (15'st Dalmat) , Di Biagio, C. Zanetti (27'st Emre), Recoba; Ronaldo (33'st Kallon), Vieri.
Allenatore: Cuper.
