29 luglio 2001, la Colombia vince la sua prima Copa America. Il gol è di Ivan Cordoba

Ventidue anni fa la Colombia era un paese molto diverso. Dilaniato dai problemi interni, soprattutto dovuti a narcotraffico e lotta armata, il paese ospitava la Copa America. Un'edizione particolare, tanto che l'Argentina decise di non giocare proprio a causa della pericolosità della guerriglia. Il Brasile e l'Uruguay scelsero di utilizzare nazionali di secondo piano. Pochi giorni prima dell'inizio la CONMEBOL convocò una riunione per discutere il da farsi. Il Venezuela si offrì di ospitare la competizione, ma dopo 48 ore ci fu l'idea di positicipare la competizione di un anno: ma nel 2002 c'erano i Mondiali in Corea e Giappone, quindi l'edizione 2001 si giocò esattamente quell'anno.
Ci furono proteste molto vibranti da parte delle varie Federazioni, con il Canada che diede forfait il 6 luglio, mentre l'Argentina, appunto, il 10, a causa delle minacce ricevute dai propri giocatori. In sostituzione vennero chiamate Costa Rica e Honduras, con quest'ultima nazionale che viene scelta in extremis e con i calciatori già partiti per le vacanze: due giorni dopo l'Honduras giocherà contro proprio la Costa Rica.
La Colombia così arriva fino alla finale contro il Messico, vincendo per 1-0 con gol di Ivan Ramiro Cordoba, difensore dell'Inter. I Cafeteros vinsero il girone senza problemi, vincendo tutte le partite. Poi 3-0 al Perù nei quarti e vittoria con l'Honduras per 2-0. In panchina c'era Francisco Maturana, zero gol subiti e Victor Aristizabal capocannoniere del torneo con sei gol. Così il 29 luglio del 2001, all'El Campin di Bogotà, Cordoba alzò la prima Copa America dei colombiani.
