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…con Valerio Antonini

…con Valerio AntoniniTUTTO mercato WEB
domenica 30 aprile 2023, 00:00A tu per tu
di Alessio Alaimo

Una trattativa durata mesi e sviluppatasi concretamente venerdì. Metti una giornata nel deserto a Dubai e la comunicazione che l’affare sta per andare in porto. Il Trapani va a Valerio Antonini, ambizioso imprenditore romano, che parla a Tuttomercatoweb della sua nuova avventura. “Creerò una polisportiva che farà di Trapani un vero centro di attrazione sportiva. Nel basket vogliamo andare in A1. Mentre per quanto riguarda il calcio vogliamo andare in Serie B nel giro di quattro anni. Ho trovato anche grande collaborazione dalla politica”, dice l’imprenditore a Tuttomercatoweb.

Perché Trapani?
“La mia fidanzata nonché futura moglie è di Trapani. Mi sono innamorato della città e qui c’è da tanto da fare”.

La Rosa aveva dichiarato che non avrebbe venduto…
“Marco La Rosa è una persona d’esperienza. A volte gli obiettivi personali devono coincidere con quelli della città. E la città si era schierata per il cambiamento”..

Ha già scelto le figure a cui affidarsi?
“La prossima settimana metteremo giù una bozza di tre o quattro nomi. Voglio gente super motivata e un progetto preciso con ambizioni”.

Il direttore sportivo?
“Di direttori bravi ce ne sono, vedremo di prenderne uno che sia di impatto forte per la città. Vorremmo ripetere le gesta del Catania”.

Come nasce la sua passione per il calcio?
“Sono stato per vent’anni il miglior amico di Maradona insieme a Stefano Cenci. Mio figlio si chiama Diego Armando. Ho visto con Maradona due finali mondiali e un centinaio di partite. Mi sono ispirato ad una riunione in cui mi disse: quando sarai diventato grande compra una squadra di calcio e così ho fatto”.

Come nasce la vostra amicizia?
“Lo convinsi a diventare ambasciatore del mondo per la mia attività di compravendita di grano. Diventai così il principale fornitore del governo cubano e venezuelano. Diego è stato fondamentale. Sette mesi prima di morire eravamo in Venezuela e mi disse una cosa bruttissima, cioè che era stanco della vita. Ma anche che poco dopo che sarebbe morto io avrei avuto un figlio chiamato Diego Armando, il Napoli avrebbe vinto il campionato, e l’Argentina il Mondiale”.

Cosa si aspetta dalla nuova avventura a Trapani?
“Un entusiasmo coinvolgente da parte della tifoseria. Lo sport è passione, se non c’è coinvolgimento non vai da nessuna parte. Spero si possano creare le condizioni per fare il massimo”.

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