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…con Pietro Lo Monaco

…con Pietro Lo MonacoTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
Oggi alle 00:00A tu per tu
di Alessio Alaimo

“Mercato? Al Napoli incide il suo allenatore che è stato chiaro: prendere tanto per prendere non ha senso. Una volta che non hanno potuto prendere Garnacho e Adeyemi hanno evitato di muoversi. Dietro poi recupera m Buongiorno. Il mercato di riparazione è tale per colmare le lacune. Il Napoli che lacune doveva colmare?”. Così a TuttoMercatoWeb.com Pietro Lo Monaco.

Beh, non è stato sostituito Kvaratskhelia…
“Il suo rendimento è stato impalpabile. Non ha perso niente. Il giocatore non ha reso per come ci ha abituati. Stiamo parlando di una squadra che è prima in classifica”.

Come va letta la sconfitta dell’Inter contro la Fiorentina?
“Quella partita dice che tutti possono perdere contro tutti. La Fiorentina non è certo l’ultima arrivata. Anzi. Può battere chiunque. L’organico è di spessore e insieme al Milan ha fatto il mercato migliore”.

Chi poteva fare di più sul mercato?
“Mi aspettavo che il Napoli riuscisse a prendere Garnacho”.

Il mercato migliore in B?
“Palermo e Spezia. La campagna di gennaio i consente di avere ancora più forza per legittimare l’obiettivo Serie A. La B è un campionato lungo e difficile, si vince a marzo. Chi ha regolarità alla fine può svoltare”

Direttore, lei e il presidente del Trapani siete stati protagonisti di un botta e risposta…
“Io ho fatto delle analisi senza attaccare nessuno, ho detto che c’è stata un po’ di confusione nella gestione: quando dici che vuoi vincere non vinci cambiando e ricambiando. Così non programmi niente. Hai preso Capuano e strombazzato che era il migliore allenatore della categoria quando tutti sanno chi è e come lavora. Non puoi dopo un mese fare quello che hai fatto. Questo signore che non ha niente a che vedere con il calcio si informi su quella che è la storia di ognuno, ma lui è il segnale chiaro dello specchio dei tempi del calcio: tante persone se ne impadroniscono per apparire. Questo è un personaggio conosciuto per il calcio, altrimenti chi lo conosceva? Oggi se gridi e non parli di contenuti diventi un personaggio. Grazie al calcio Antonini è uno che oggi è riconosciuto ma a memoria d’uomo non mi sembra che qualcuno si ricordasse di lui prima che si impadronisse della pallina. Io parlo di calcio e non di teatro come lui. Poi gli faccio presente che Ongaro l’ho portato io in Italia dandogli un salario basso, lui lo ha pagato più di centomila euro e magari gliene da diecimila al mese. Questa è la differenza tra me e lui. E poi vorrei proprio chiuderla qui perché di tutto ho bisogno tranne che fare pubblicità ad Antonini. Poi ancora col riferimento di Mourinho? È vecchia, preistorica”.

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