L'ex Pellizzari: "Quel 4 giugno ad Ancona è stata una mazzata. Imprevedibile"
Ripartirà dalla Serie D, in sovrannumero, l'Ancona, con la nuova società che ha ottenuto l'ok per partecipare alla stagione 2024-25 di quarta serie, dopo il crac della società gestita dall'imprenditore malese Tony Tiong. La storia è nota a tutti, stipendi non pagati e conseguente domanda di iscrizione alla stagione di Serie C 2024-25 presentata incompleta, senza alcun ricorso mandato: bocciatura quindi scritta, e scomparsa del club dorico però appunto immediatamente rinato, anche grazie all'intervento dell'amministrazione comunale.
Di tutto questo, ai microfoni di TMW Radio, nel corso della trasmissione A Tutta C (interamente dedicata al mondo della terza serie), ha parlato l'ex difensore biancorosso Stefano Pellizzari, ora al Renate: "A esser sinceri abbiamo giocato in modo sereno, non ci aspettavamo niente di quello che è poi successo, e questo ha sorpreso tutto, specie chi aveva ancora anni di contratto. Pensavo che, essendo una società importante, avrebbe rispettato tutte le scadenze, Ancona è una piazza importante, te lo fanno capire anche i tifosi, e noi ci tenevamo: la pressione era tanta, e la classifica non ci aiutava, ma l'abbiamo vissuta bene, non potendo preventivare nulla. Ci erano stati promessi stipendi dalla DG Nocelli, dal presidente Tiong, e questo da febbraio, per questo abbiamo continuato, per questo anche chi ha famiglia, un mutuo, altre spese è andato avanti. Quel 4 giugno è stata una grande mazzata".