SPAL, Fusco: "Maistro non ha mai chiesto la cessione. Petrovic giocatore di prospettiva"
Il direttore dell'area tecnica della SPAL Filippo Fusco ha parlato in conferenza stampa tracciando il bilancio del mercato appena concluso e soffermandosi sulla voglia di riscatto della società e della squadra dopo una prima parte di stagione al di sotto delle aspettative: "Non sono tanto io a dover essere soddisfatto del risultato del mercato quanto il presidente, sappiamo che siamo in una situazione delicata ma la speranza è che i giocatori mostrino il loro reale valore nel girone di ritorno. - continua Fusco come si legge sul sito del club estense - Tanti calciatori avevano richieste da categorie superiori ma hanno deciso di rimanere per dare una mano alla squadra e al Club in quello che, non ci dobbiamo nascondere, è un momento delicato e credo che questo sia l’aspetto più importante. Oggi il grande difetto è che non siano stati fatti i punti che ci aspettavamo, nonostante questo sia un gruppo di valore in cui credo così come credo saprà riscattarsi."
FIDUCIA NEI NOSTRI PORTIERI - "Quando Alfonso si è fatto male ci siamo mossi subito, ma una volta scongiurato il pericolo che si trattasse di un infortunio serio, abbiamo pensato a Galeotti che ci aveva dato grandi risposte già da quest’estate in ritiro. La decisione di mandarlo in prestito è nata dal volergli dare la possibilità di giocare e di crescere, ma Galeotti è un ragazzo di Ferrara, le sue qualità ci erano note, è una persona ceraia di talento e di grande personalità e credo che l’abbia dimostrato anche nella partita con la Juventus Next Gen nonostante il risultato negativo."
LA SITUAZIONE A CENTROCAMPO - "Già durante il ritiro estivo Maistro aveva attirato l’attenzione di diversi club di categorie superiori, ma lui non ha mai spinto né chiesto una cessione. Ci siamo sempre detti che avremmo valutato insieme solo proposte di trasferimento definitive e non prestiti. Abbiamo avuto richieste anche in questa finestra di mercato ma lui ha voluto restare e sono sicuro che saprà riscattarsi, perché ha delle grandi qualità.
Parravicini ha avuto l’opportunità di andare in un club di Serie A, pur partendo dalla formazione Primavera, ed ha voluto coglierla. Puletto ha manifestato la possibilità di trovare spazio e lo abbiamo accontentato, così come abbiamo fatto con Deme: la Serie D è un campionato molto formativo, lui è arrivato in una squadra importante per la categoria e sono certo che per lui sarà un’esperienza positiva."
I NUOVI ARRIVATI E LA LORO CONDIZIONE - "Petrovic e Ghiringhelli saranno disponibili da subito, Edera e Büchel sono in crescita di condizione e le partite servono proprio ad aiutarli nella ricerca della miglior forma. Zilli non aveva i novanta minuti, ma ha dato una buona risposta e sta crescendo allenamento dopo allenamento. La Mantia è stato un investimento importante del Club: il cambio del modello di gioco della Feralpisalò l’aveva messo un po' in disparte e c’era la possibilità di riportarlo qui, ma alla fine la società gardesana ha voluto confermarlo per centrare il suo obiettivo stagionale e mi sembrava corretto rispettare le scelte fatte da tutti in estate. Il vero motore del mercato è stato il presidente con la sua voglia di rinforzare la squadra e se fosse stato per lui avremmo portato anche più giocatori, ma non era la cosa migliore da fare. Le valutazioni fatte rimangono interne ed oggi devono andare oltre il singolo risultato. Petrovic è giocatore di prospettiva, il direttore generale Di Taranto lo conosce personalmente e nel momento in cui il Trento ha dato apertura ad una sua cessione, lo abbiamo preso. È un giocatore con caratteristiche tali da poter giocare sia da prima punta che da sotto punta e spero che qui trovi le condizioni per esprimersi bene come ha fatto nella prima parte di stagione."