La Top 11 del Girone A di Serie C: Virtus Verona aggrappata a "Sant'Alfonso"
E’ andata in archivio la 9^ giornata nel Girone A di Serie C. Questi i risultati:
Renate-Novara 0-1
Alcione-Triestina 1-0
Virtus Verona-Arzignano 2-1
AlbinoLeffe-Atalanta U23 2-2
Giana Erminio-Padova 0-1
Pro Patria-Lecco Sabato 2-1
Feralpisalò-Caldiero Terme 2-0
Pergolettese-Trento 0-0
Pro Vercelli-Union Clodiense 1-1
Vicenza-Lumezzane 1-1
Di seguito la TOP 11 di TuttoMercatoWeb.com che opta per il 4-2-4:
Alfonso (Virtus Verona): un grande calciatore per la categoria, un portiere che garantisce totale affidabilità e che ha dovuto metterci una pezza in tre circostanze per tenere a galla la sua squadra permettendole di vincere al 95'. Super due volte su Mattioli.
Kassama (Trento): è vero che quello della Pergolettese non è l'attacco più pericoloso del girone -per usare un eufemismo - ma fuori casa non è mai semplice mantenere la porta inviolata. Dalle sue parti non è passato praticamente nulla, perfetto nelle gioco aereo e nella lettura di tante situazioni potenzialmente pericolose.
Lambrughi (Pergolettese): la squadra fatica ad ingranare la marcia giusta, ma almeno porta a casa un punto senza subire gol. Tutta la sua esperienza per contenere un bomber come Di Carmine. Un bel duello che ha ricordato confronti di categoria superiore.
Delli Carri (Padova): nella nostra rubrica si alternano settimana dopo settimana i difensori biancorossi, tutti protagonisti di un ottimo avvio di stagione. Stavolta premiamo lui per aver segnato anche il gol della vittoria e della prima fuga stagionale.
Bertoncini (Novara): guai a fidarsi dell'attacco del Renate, sempre pronto a sfruttare l'occasione. Stavolta i piemontesi restano concentrati e attenti per tutti e 90 i minuti e ne vien fuori una gara perfetta in fase difensiva, anche quando entra un giocatore forte come Bocalon e lui è costretto agli straordinari.
Taugourdeau (Lumezzane): prova di grande carattere da parte dei lombardi, abili a passare in vantaggio in avvio e tutto sommato ordinati nella gestione del risultato. Gran merito all'esperto centrocampista, bravo ad eludere costantemente il pressing degli avversari e a far girare il pallone con disinvoltura. Il modo più efficace per non schiacciarsi nella propria metà campo limitandosi alla gestione dello 0-1.
Cavuoti (FeralpiSalò): entra e cambia la partita, aggiungendo quel pizzico di imprevedibilità che tanto era mancata alla sua squadra nella prima frazione. Una gemma la rete del vantaggio, una giocata di gran classe frutto anche dell'assist intelligente di Hergheligiu. Poco dopo mette Dubickas in condizioni di calciare da distanza ravvicinata con una verticalizzazione perfetta.
Vlahovic (Atalanta23): anche in un primo tempo scialbo da parte dei nerazzurri è stato l'unico a non mollare di un centimetro, al punto da sfiorare il gol in un paio di circostanze. E non poteva che essere lui a realizzare la rete utile ad avviare la rimonta nell'atipico derby con l'Albinoleffe. E solo un miracolo del portiere gli ha negato la gioia della doppietta.
Beretta (Pro Patria): il gol è una sorta di liberazione, la porta a tratti sembrava davvero stregata. Un fattore su tutte le palle inattive a favore, una mina vagante che si muove benissimo all'interno dell'area di rigore e che fa salire la squadra con intelligenza grazie alla sua fisicità.
Sinani (Union Clodiense): il giallo più dolce della sua carriera, visto che scaturisce dalla grande esultanza dopo il gol del pareggio realizzato a ridosso del 90'. Risultato tutto sommato meritato per la matricola di Andreucci. Già in precedenza aveva sfiorato la rete con un tiro potente dai 20 metri ben parato dal portiere.
Morra (Vicenza): il Lumezzane dimostra di essere in zona playoff non per caso e, pur con un pizzico di fortuna, stava portando a casa l'intera posta in palio fino a 5 minuti dalla fine. Decisivo e risolutivo il centravanti che, sull'ennesimo cross di Costa, salta più in alto di tutti e la mette all'incrocio. Nel finale va vicino alla doppietta con un tiro potente dal limite dell'area.
Arnaldo Franzini (Lumezzane): il Padova sta facendo il vuoto, ma oggi vogliamo premiare un allenatore del quale si parla pochissimo e che ha portato la sua squadra a ridosso delle grandi proponendo un calcio concreto e organizzato. Pareggiare a Vicenza è un altro segnale alla concorrenza.