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Ds Ascoli: "Nel Girone B 6/7 club di livello. Ma ho fiducia in staff e gruppo nostro"

Ds Ascoli: "Nel Girone B 6/7 club di livello. Ma ho fiducia in staff e gruppo nostro"TUTTO mercato WEB
venerdì 16 agosto 2024, 13:04Serie C
di Claudia Marrone
A Tutta C
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Ospite: Emanuele Righi (DS Ascoli) A TUTTA C con Claudia Marrone e Luca Calamai
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Nel corso della diretta odierna di A Tutta C, trasmissione targata TMW Radio e dedicata al mondo della Serie C, è intervenuto il Direttore Sportivo dell'Ascoli Emanuele Righi, che ha fatto il punto della situazione sul momento della formazione bianconera.

Passo dopo passo l’Ascoli sta riprendendo il proprio percorso e il proprio ruolo di protagonista in vista del campionato?
“Intanto vi ringrazio per queste parole. Innanzitutto ad Ascoli è stata descritta una situazione più grave di quella che si è verificata veramente. Una retrocessione porta sempre un po’ di apprensione e per quanto il nostro patron abbia sempre detto di essere stato disponibile per un passaggio di mano, non ce n’è mai stato neanche uno vicino. Il Girone B è un girone difficile da affrontare, con sei o sette squadre di assoluto livello. Noi siamo in grande ritardo e il calendario, Coppa Italia compresa, è subito molto complicato. Non è una situazione semplice, ma ho fiducia che lo staff tecnico e la squadra sopperiscano a questa mancanza di tempo”.

Delle operazioni fatte quale le dà più orgoglio?
“Credo che non ci sia un’operazione in particolare che mi porta più orgoglio. Dalle cessioni agli acquisti più altisonanti non corre troppa differenza. Tirelli e Campagna sono quelli in cui credo di più, ma anche Caccavo mi da soddisfazione; è una classe 2004 e l’hanno scorso in Serie C ha fatto 23 presenze, ma con 0 gol. Per alcuni può sembrare una scelta folle, per altri geniale”.

Per molti ragazzi bisognerà adattarsi alle pressioni di una piazza come quella di Ascoli?
“Credo in realtà che ogni nostro singolo giocatore debba guardare un santino prima di andare a dormire, perché giocare per l’Ascoli è un privilegio. Se questa è una piazza che deve essere considerata con troppe pressioni allora è meglio smettere di giocare a calcio”.

Sul mercato era impensabile tenere Mendes anche in C, ma avete avuto grande pazienza nel trarre vantaggio dall’operazione. In entrata avete preso elementi come Marsura e Campagna, ma non bisogna dimenticare anche l’innesto di Achik. È stato tutto calcolato al millesimo?
“Potrei vantarmi e dire di sì, ma la verità è che il mercato è imprevedibile. Sulla cessione di Mendes abbiamo fatto un’operazione che sarebbe da portare a Coverciano. Io e Catellani abbiamo svolto il lavoro in maniera giusta, ci ha portato via molte ore. Quando abbiamo capito che non potevamo più andare avanti abbiamo ritenuto giusto si parlassero le due proprietà. Credo che Patron Pulcinelli e il dottor Rivetti abbiano fatto il vero capolavoro. Potrei prendermi io i meriti della cifra guadagnata, ma la verità che è il patron che ha concluso questa operazione”.

Che parere ha sulle seconde squadre e in particolare Milan Futuro, che troverete nel Girone B?
“Le seconde squadre sono un’idea interessante per la veicolarità del campionato. Dal punto di vista tecnico è tutto molto relativo, perché non so quanto un giocatore non valido per la prima squadra possa guadagnarci accettando di giocare per una seconda squadra. È chiaro che per un per un ragazzo di 16 anni avere la possibilità di assaporare la Serie C il discorso è diverso, ma per chi ha 23 o 24 anni e magari un solo anno di contratto non sia così conveniente; così come ci sarà poi da capire se chi esce da una Squadra B sia disposto ad accettare l'anno dopo la categoria, per me in parecchi puntano a una categoria superiore. A ogni modo le seconde squadre vanno benissimo, con Marani che sta facendo un lavoro incredibile in pochi mesi. Basta solo che non si penalizzino piazze che magari possono rientrare nei vari gironi, e in questo senso penso al Siracusa o alla Recanatese. Sarebbe bello avere una situazione in cui si possano valorizzare le seconde squadre, ma senza penalizzare altre realtà”.

Sul mercato dove deve ancora intervenire l’Ascoli?
“Non so rispondere. Seppur in poco tempo abbiamo fatto diverse operazioni, ma ora dobbiamo solamente vedere le partite per capire il valore della squadra. In questo momento voglio osservare. Non ho particolari spinte su giocatori, al massimo ci sono da sistemare un paio di situazioni in uscita. A malincuore si è cercato di far uscire alcuni ragazzi dopo lo scotto della retrocessione, poi vedremo se abbiamo fatto bene o meno”.

Se la sentirebbe di individuare una squadra di riferimento del Girone B?
“Per me Arezzo ed Entella sono le favorite. Perugia, Ternana, SPAL, Pescara e noi hanno punti su cui lavorare sia come squadre che come ambiente. La parola giusta, che non si compra sul mercato, è equilibrio. Entella e Arezzo giovano del silenzio attorno a loro ma sono convinto che tra investimenti e discorsi interni abbiano come obiettivo la B".

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