Corsa contro il tempo a Messina: 6 giorni per trovare 330mila euro. E rispettare le scadenze

Una settimana, anzi sei giorni, per trovare 330mila euro per rispettare le scadenze federali e assicurare un futuro all’ACR Messina sia in questo finale di stagione sia in ottica futura. La piazza è in attesa con il fiato sospeso di un segnale da parte della proprietà che possa dare rassicurazioni e allontanare lo spettro del fallimento-
AAD Invest, la società con sede in Lussemburgo, che ha acquistato l’80% delle azioni del club siciliano dall’ex patron Pietro Sciotto (che conserva il restante 20%) pur senza aver versato ancora un euro, finora non ha mantenuto alcuna promessa a partire dal pagamento delle ritenute Irpef e dei contributi Inps riguardanti gli emolumenti dovuti ai tesserati del trimestre Novembre, Dicembre e Gennaio. Un mancato versamento che è già costato punti di penalizzazione aggravando una situazione in classifica già difficile e resa ancora più complicata dalle esclusioni di Turris e Taranto.
Ora il fondo lussemburghese deve trovare questi trecentomila euro per saldare stipendi e contributi dell’ultimo bimestre, oltre alle risorse per completare il pagamento monco dello scorso febbraio. Lo riferisce l’edizione online della Gazzetta del Sud sottolineando che “nelle scorse ore la fiduciaria lussemburghese che detiene l’80% dell’Acr avrebbe aperto alla cessione senza corrispettivo economico”. Ma anche in questo caso sembra essere una corsa contro il tempo che ha poche possibilità di vedere la luce, specialmente in meno di una settimana di tempo.
