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Salernitana, l'ingeneroso esonero di Petrachi e lo scetticismo dei tifosi granata

Salernitana, l'ingeneroso esonero di Petrachi e lo scetticismo dei tifosi granataTUTTO mercato WEB
Gianluca Petrachi
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
sabato 4 gennaio 2025, 09:15Serie B
di Luca Esposito

Inizia oggi il nuovo corso della Salernitana. Alle ore 11, presso la sala stampa dello stadio Arechi, l'amministratore delegato Maurizio Milan presenterà ufficialmente alla stampa e alla tifoseria il nuovo direttore sportivo Marco Valentini e l'allenatore Roberto Breda. Contestualmente, attraverso una nota pubblicata sul sito, il club ha comunicato l'interruzione del rapporto lavorativo con Gianluca Petrachi, dirigente di comprovata esperienza che dunque oggi non sarà al Mary Rosy per la ripresa degli allenamenti. C'è chi dice che le divergenze proprio con Milan abbiano giocato un ruolo chiave nella scelta della proprietà di voltare pagina, in realtà siamo a cospetto di una decisione che conferma quanto la riconoscenza sia "il sentimento del giorno prima", come recita un vecchio proverbio. Perchè, al netto di qualche errore di valutazione assolutamente fisiologico nell'arco di una stagione, Petrachi è stato quello che ha accettato la sfida in un momento particolarmente difficile per la Salernitana, reduce da una retrocessione e con una società in vendita e che stava mettendo in atto un ridimensionamento tecnico ed economico senza precedenti. "Quando sono arrivato mi sono ritrovato a parlare di mercato con i rappresentanti della Brera Holdings, poi la trattativa è saltata e mi sono interfacciato con un presidente deluso da tante situazioni e che si stava progressivamente distaccando dal mondo del calcio. Il diktat è chiaro: dobbiamo prima cedere, snellire il monte ingaggi, bonificare lo spogliatoio. Mi sarebbe piaciuto lavorare con Iervolino quando metteva a disposizione dei direttori sportivi budget molto importanti. Proverò a far prevalere la forza delle idee, ci saranno operazioni furbe e cercheremo di allestire una rosa competitiva che dia soddisfazioni alla piazza" disse nel giorno della conferenza stampa di presentazione mentre i tifosi scendevano in strada, pacificamente, per contestare la proprietà e chiedere un cambio ai vertici societari

E Petrachi, tanto per rinfrescare la memoria, è stato quello che ha messo a posto conti e bilanci, che ha abbassato del 70% il monte ingaggi e che ha collocato altrove calciatori come Ikwuemesi, Pirola, Lovato, Sambia, Bradaric e Mikael che guadagnavano tanto, ma che erano reduci da annate assolutamente negative. E certo ha pochissime responsabilità se ogni operazione in entrata era legata ai paletti di una società che, al contrario, avrebbe dovuto lasciargli carta bianca fidandosi delle sue intuizioni e di quella competenza che lo portò a prendere il Torino in zona retrocessione in B per poi ritrovarsi in Europa. Anche sul mercato in entrata è opportuno fare analisi approfondite e non superficiali. Perchè, pur di "liberarsi" di ingaggi pesanti, Petrachi ha dovuto necessariamente accettare contropartite tecniche non di primissimo livello. I vari Stojanovic, Ghiglione, Kallon, Braaf e Hrustic, per intenderci, non sarebbero mai arrivati a Salerno senza "obblighi" dettati da una situazione del tutto anomala e con un club che non ha nemmeno consentito di utilizzare (per stessa ammissione di Milan) i 25 milioni di euro del paracadute. Sarà pur vero che la classifica vede i granata teoricamente ultimi a pari punti col Sudtirol e che 4 vittorie in 20 partite è bottino troppo magro, ma a monte c'è un ritiro svolto in modalità cantiere aperto e, soprattutto, un ridimensionamento che va in direzione opposta rispetto alle promesse originariamente fatte da Iervolino. Un presidente che, tre anni fa, prospettava una Salernitana in Europa, l'acquisto di calciatori di caratura internazionale, un super settore giovanile, un centro sportivo di ultima generazione, un dialogo costante con la tifoseria e la stampa e una squadra che fosse anzitutto una famiglia. In una famiglia dovrebbe esistere la riconoscenza, non dare la possibilità a Petrachi di operare con un budget adeguato, senza intromissioni nè paletti di alcun genere interrompendo il suo mandato con un anno e mezzo d'anticipo è senza dubbio un azzardo, al punto che la stragrande maggioranza della tifoseria si è schierata al fianco dell'oramai ex ds. Uno scetticismo ambientale che potrebbe sfociare in altre forme di protesta, con parte della curva che non esclude una diserzione totale o uno sciopero del tifo già in occasione della prossima sfida interna con il Sassuolo.

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