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Salernitana, Iervolino rompe il silenzio: retroscena sugli esoneri e volontà di restare a Salerno

Salernitana, Iervolino rompe il silenzio: retroscena sugli esoneri e volontà di restare a SalernoTUTTO mercato WEB
Danilo Iervolino
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
ieri alle 07:00Serie B
di Luca Esposito

Torna a parlare Danilo Iervolino. Lo fa a distanza di sette mesi dall'ultima, burrascosa conferenza stampa contraddistinta dagli alterchi con alcuni giornalisti e con una netta presa di posizione nei confronti di una curva che stava organizzando un corteo di protesta indirizzato proprio alla società. Non è stato un confronto pubblico con la stampa locale e con la tifoseria, contrariamente a quanto auspicato da tempo; il patron si è affidato ai canali ufficiali per parlare di passato, presente e futuro e per ribadire la volontà di proseguire la sua esperienza alla guida dei granata intervenendo in prima prima persona per risolvere i problemi senza affidarsi a consiglieri e collaboratori esterni.

"L'amore non è bello se non è litigarello. Il mio sentimento nei confronti della tifoseria è lo stesso del primo giorno, anche se non ho condiviso alcune forme di protesta ritenendole ingenerose nei confronti di chi ha investito tanto. Ma la nostra curva resta la migliore in Italia, il pubblico è il nostro orgoglio ed è prendendo esempio dal loro spirito che dobbiamo raggiungere la salvezza e ripartire in estate con un progetto che punti alla serie A. Non corrispondono al vero le voci che parlano di un disimpegno, non mi sono mai nascosto e sono fiero di essere il proprietario di una squadra gloriosa come la nostra", in estrema sintesi il discorso di Iervolino che, con un vero e proprio excursus, ha riavvolto il nastro per spiegare i motivi dei vari esoneri che hanno contraddistinto il suo percorso: "Nicola era il vero dodicesimo uomo in campo di un squadra che mi ha regalato una salvezza emozionante, la serata più bella della mia vita dopo la nascita dei miei figli. Tuttavia nella stagione successiva ci fu l'ammutinamento di parte del gruppo e dovetti esonerarlo. Sousa ruppe il giocattolo quando andò a parlare con un'altra società (il Napoli, ndr) e mostrava insoddisfazione per la rosa allestita. Nei nostri colloqui parlava spesso del Benfica e delle sue esperienze pregresse, io invece voglio gente che metta sè stesso dopo la Salernitana senza sentirsi più grande del club per cui lavora. Con Sabatini, dopo una prima frattura, ci fu un abbraccio con annesso chiarimento e lo scelsi come direttore generale nel dicembre 2023. Ci fu un alterco tra lui e De Sanctis e Morgan si dimise: personalità forti, evidentemente non potevano coesistere. Nella sua prima conferenza stampa Walter disse pubblicamente che volesse cambiare allenatore e restammo di stucco, anche perchè eravamo in ripresa: dovetti chiamare Inzaghi per rinnovargli la mia fiducia, ma ormai il destino era segnato. Con Petrachi non c'è stata empatia, non dovevo subire le scelte ed ho sbagliato: avrei trattenuto Kastanos, Bradaric, Daniliuc e Coulibaly, ma lui era di opinione diversa. Poi ha riferito delle cose all'amministratore delegato e io, complici anche i risultati negativi, ho deciso di cambiare. Breda è una mia scelta, mi assumo tutte le responsabilità. E mi fido di un direttore sportivo che conosce la categoria e che ha mostrato soddisfazione per il mercato".

Naturalmente la tifoseria si è divisa: da un lato un nutrito gruppo di persone che spera di rivedere quel Danilo Iervolino carico, motivato e desideroso di investire che ha regalato due anni straordinari di serie A, dall'altro chi sosterrà la maglia fino alla fine ma non si fida di questo improvviso dietrofront e palesa scetticismo. E poi c'è il campo. Domani la Salernitana giocherà a Carrara e le partite proibitive delle dirette concorrenti impongono un'accelerata. Se è vero che i granata hanno conquistato 7 punti nelle ultime 4 gare è altrettanto vero che il gioco non convince e che lo stesso Iervolino ha chiesto una squadra più coraggiosa. In terra toscana sarà ancora 3-5-2, con lo stesso undici che ha pareggiato a Brescia e la possibilità di rivedere Simy nell'elenco dei convocati dopo un mese non serenissimo tra lui, gli agenti, la dirigenza e la proprietà. Il doppio confronto Carrarese-Frosinone deciderà il futuro dei granata: solo un filotto di risultati positivi consentirà di uscire dalle sabbie mobili della classifica e darà un senso ai nuovi proclami della società. Un passo falso domani, invece, ridimensionerebbe ulteriormente le ambizioni di un allenatore che ha dato poco o nulla sul piano del gioco e di un gruppo che andava ulteriormente potenziato con almeno un titolare di spessore per reparto. Solo i tifosi non tradiscono mai: 620 biglietti venduti in 25 minuti e no all'ulteriore scorta richiesta dalla Salernitana. Con una capienza diversa sarebbero stati almeno in 1500.

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