Salernitana, 48 ore di fuoco: tutti in discussione, è caccia al nuovo allenatore
Sempre più in fondo alla classifica, sempre più contestata. Con un amministratore delegato che chiede pubblicamente scusa ai tifosi e un patron, Danilo Iervolino, pronto a scendere in campo in prima persona per salvare il salvabile ed evitare un doppio salto all'indietro che avrebbe conseguenze molto serie dal punto di vista finanziario. Ma andiamo con ordine. Dopo la sconfitta col Catanzaro, frutto anche di qualche decisione arbitrale discutibile (gol annullato a Hrustic al 96'), Stefano Colantuono ha deciso di fare un passo indietro. In realtà già dopo Brescia l'ex tecnico di Atalanta e Udinese aveva rassegnato le proprie dimissioni, per motivi non resi noti, ma che potrebbero essere riconducibili a problemi organizzativi all'interno di una società che, comunque, gli ha rinnovato fiducia fino alla tarda serata di ieri senza escludere collaborazioni in futuro sotto altre vesti. Un po' come accaduto quando prese il timone del settore giovanile. Chi sarà il suo sostituto? Escluso, ad ora, un ritorno di Martusciello. Si cerca un profilo d'esperienza e la prima idea corrisponde al nome di Rolando Maran, di recente esonerato dal Brescia e a caccia di un nuova opportunità. La piazza accoglierebbe volentieri il ritorno di Breda, tra i papabili c'è pure Andreazzoli che, però, negli ultimi due anni non ha fatto benissimo. La decisione arriverà nelle prossime 48 ore.
C'è poi la posizione di Petrachi che, stamattina, è atteso da un lungo colloquio con l'amministratore delegato Maurizio Milan. Ci sarà un confronto sulle strategie da adottare in sede di mercato, sul budget (che dovrebbe passare da 5 a 7 milioni, ingaggi compresi), sui nomi da aggiungere alla rosa già nella prima settimana di gennaio e, soprattutto, sul rendimento negativo di quasi tutti i calciatori che sono arrivati in estate. Qualcuno potrebbe partire anzitempo, anche gente di una certa esperienza: da Stojanovic a Torregrossa, passando per uno tra Soriano e Hrustic e Fiorillo. Tra entrate e uscite sono previsti almeno sedici movimenti. Parte della società propendeva per un ribaltone totale, ma un licenziamento sarebbe costoso e anacronistico, visto che il mercato aprirà a breve. Collaboratori di Iervolino non hanno nascosto la stima per Maiorino, ad un passo dalla Salernitana la scorsa estate. Aggiungiamo che lo stesso Petrachi potrebbe fare una serie di valutazioni se gli si prospettasse una sessione di mercato simile a quella estiva, con paletti di vario genere e poca autonomia. Per ora ogni operazione di mercato è congelata: si parla di Cerri del Como per l'attacco e di un ritorno di fiamma per il difensore Letizia, ma molto dipenderà anche dal sistema di gioco adottato dal nuovo mister. Raimondo, che piaceva al ds, dovrebbe invece accasarsi alla Sampdoria, mentre Akpa Akpro (ufficialmente proposto dalla Lazio) andrà al Monza.
Quanto alla società, sfuma la pista Del Vecchio. Molto concreta, al netto delle smentite di rito. Il nome di Giovanni Lombardi circola con insistenza, ottimi i suoi rapporti con Filomenò Fimmanò figlio dell'avvocato Francesco Fimmanò che, da poco, è diventato dirigente sportivo. Un caso la presenza di entrambi a Frosinone giovedì scorso? Al momento la sensazione è che Iervolino, con un bilancio in attivo e altre entrate importanti all'orizzonte, vada avanti da solo mentre Milan sonderà il mercato per trovare soci che lo affianchino immettendo nuovi capitali. Sotto traccia ci sarebbe qualche trattativa top secret che sarà approfondita in giornata. Possibile, infine, una rivoluzione anche nell'organigramma societario. Il presidente Busso potrebbe fare un passo indietro, si chiederanno spiegazioni allo SLO Napoli circa la scelta di mandare la squadra sotto la curva ieri pomeriggio in un momento di grande tensione e senza il placet dello staff tecnico, potrebbero essere potenziati lo staff dei preparatori atletici e l'area comunicazione. Da individuare, infine, il nuovo responsabile del settore giovanile.