Pio Esposito risponde alle accuse: "Amo lo Stabia, ma devo rispettare la maglia che indosso"
Nella giornata di ieri l’attaccante dello Spezia Francesco Pio Esposito è finito nel mirino dei tifosi della Juve Stabia, al termine dell’1-1 contro i liguri nel corso del quale il classe 2005 ha anche fallito un calcio di rigore, a causa dell’esultanza al momento del gol. Un gesto che alcuni supporters stabiesi hanno visto come una mancanza di rispetto nei confronti della città che ha dato i natali ai tre fratelli Esposito.
Per questo, con un lungo post sui social, il calciatore ha voluto rispondere alla critiche ricevute: “Buonasera a tutti, chi mi conosce sa quanto amo lo Stabia, quando sono andato in ritiro a Rivisondoli a seguire la squadra da tifoso qualche anno fa, delle partite viste in Curva oppure di quando aiutavo il mio amico Catello Di Maio nel botteghino a fare gli abbonamenti in modo del tutto volontario e mai per altri fini se non amore per i colori gialloblu. - si legge nel post - Ho letto da qualcuno che sono stato irriconoscente perché ho provato in tutti i modi a vincere la partita e ho esultato ad un goal di un mio compagno di squadra. Vi assicuro che è impossibile non dare il massimo in una partita di Serie B sia per il rispetto di se stessi e sia per il rispetto della maglia che metti addosso, sono un calciatore professionista e in campo mi comporto da tale e farò sempre cosi.
Mi dispiace molto che c'è gente che non sa distinguere calciatore e tifoso che sono due cose molto diverse però posso anche pensare che da esterni è difficile capire la mia situazione. lo sarò sempre Pio quel bambino che da piccolo sapeva tutti i cori a memoria e aspettava solo la domenica per vedere lo Stabia, ma allo stesso tempo darò sempre il massimo del mio impegno per le squadre in cui giocherò".