Momento delicato per la Sampdoria: tra lotta salvezza e il sogno di un ritorno di Mancini

La Sampdoria sta attraversando un momento delicato. In Serie B per il secondo anno consecutivo, la squadra si trova più vicina alla lotta per non retrocedere che a quella per tornare in A. Il prossimo match contro il Bari assume un’importanza cruciale: servono punti per evitare i playout, al momento scongiurati solo grazie alla classifica avulsa.

L’arrivo del direttore sportivo Pietro Accardi ha portato a un’ennesima rivoluzione nel mercato di gennaio, con dieci nuovi innesti tra cui Cragno, Altare e Niang. L’allenatore Leonardo Semplici sta cercando di dare un’identità precisa al gruppo, confortato dai sette punti conquistati nelle ultime quattro partite. Ma non c’è margine di errore: da qui in avanti ogni gara sarà una finale.

Nel frattempo, tra i tifosi blucerchiati si fa strada un sogno romantico: il ritorno di Roberto Mancini. Non solo come allenatore, ma come figura capace di riunire gli eroi della Samp d’oro e riportare il club ai fasti del passato. Il desiderio di Gianluca Vialli, che aveva manifestato l’intenzione di diventare presidente, resta nel cuore di molti. Tuttavia, al momento, la realtà è un’altra: la società è guidata dall’investitore di Singapore Joseph Tey e dal presidente Matteo Manfredi, che punta su un progetto a medio-lungo termine.

Mancini, oggi libero dopo l’esperienza con la Nazionale saudita, resta un’icona per il popolo blucerchiato. Anche se il suo nome continua a essere accostato a club e nazionali europee, la speranza di rivederlo a Genova non si spegne mai. Per ora, però, la Sampdoria deve concentrarsi sulla realtà del campo: uscire dalla zona pericolosa e costruire basi solide per il futuro. Lo riporta Il Secolo XIX.