Lucarelli: "Non è calcioscommesse, l'informazione italiana è corrotta. L'ho visto con mio figlio"
Scenderà domani in campo la Ternana, che in occasione della 10ª giornata del campionato di Serie B se la vedrà con il Brescia. Nel corso delle conferenza stampa, ripresa da ternananews.it, il tecnico delle Fere Cristiano Lucarelli ha detto la sua sul caos scommesse: "Un clima strano non l'ho mai avvertito. Una precisazione; ogni calciatore può aprire un conto gioco. La ludopatia è una malattia di tanti, non solo dei giocatori. Ho amici che si sono rovinati la vita ai cavalli o nelle bische clandestine. La ludopatia è un reale problema, mi meraviglio che i giocatori vengano considerati Superman. Sono persone come tutte. Hai la giornata occupata dalle due ore di allenamento poi non vai in discoteca, non fai vita mondana. Insomma hai tempo. Basterebbe fare le cose nella maniera giusta. Esempio: in Spagna quando giocavo io se si arrivava all'ultima giornata di campionato e una squadra aveva bisogno di motivarne un'altra bastava comunicarlo alla Lega che c'era un incentivo. L'informazione italiana è corrotta, ci sono passato con mio figlio. Qui il messaggio che sta passando è di calcioscommesse. Ma non è questo. Qui si parla di altro".
Il riferimento al figlio, Mattia (attuale difensore della Pro Livorno Sorgenti, in Eccellenza), è relativo a quando lo stesso - al tempo giocatore del Livorno in Serie D - fu messo agli arresti domiciliari con l'accusa di violenza di gruppo, per esser poi rinviato a giudizio lo scorso 31 marzo.